Nicotera celebra la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

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La Commissione straordinaria rappresentata dalla dott.ssa Michela Fabio, in collaborazione con l’istituto Omnicomprensivo “ Bruno Vinci” di Nicotera rappresentato dalla Dirigente Scolastica prof.ssa Marisa Piro, coinvolgendo fattivamente anche gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Antonio Pagano” hanno celebrato il 4 novembre alle ore 9.00 la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, svolta in Piazza Garibaldi presso il Monumento ai caduti, alla presenza di autorità civili, religiose e militari. Il tutto ben coordinato dal gruppo del Servizio Civile di Nicotera coordinato dalla dirigente Elvira De Lucia, con la  partecipazione di molti cittadini, insegnanti e significativa la presenza di alunni e studenti delle scuole di ogni ordine e grado che, a turno, sono intervenuti leggendo frasi e pensieri attinenti la giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate  istituita nel 1919 per commemorare la vittoria italiana nella prima guerra mondiale, ed è festeggiata ogni 4 novembre, data dell’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti. La giornata è stata intrattenuta con inni del Gruppo Musicale dei giovani studenti nicoteresi.

Tra gli interventi, segnaliamo quello della Dirigente scolastica prof.ssa Marisa Piro che riportiamo integralmente:

“Un saluto alle autorità civili, militari e religiose, ai cittadini di Nicotera ed al mondo della scuola che è qui presente a celebrare il 4 novembre, giornata dell’Unità nazionale delle Forze Armate.

Un saluto alla Commissione Straordinaria che ringrazio per aver coinvolto fattivamente gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Antonio Pagano” e delle scuole superiori di Nicotera nell’allestimento dell’odierna commemorazione.

La celebrazione del 4 novembre assume una connotazione pregnante per il nostro Paese in quanto il 4 novembre del 1918 terminava la prima guerra mondiale e si completava, con l’annessione di Trento e Trieste, il processo di unificazione nazionale. Tutto questo a caro prezzo. Fu infatti la vittoria (benché con il sacrificio di migliaia di vittime) dell’impegno di milioni di soldati, di giovani ”Forze Armate” , che sostenute da convinto senso patrio riuscirono a sfidare con successo gli imponenti eserciti stranieri avviando la costruzione dello Stato Italiano Unitario.

E’ dunque la festa di tutto il popolo italiano che seppe riscattarsi ed imporsi all’attenzione del mondo, avviando lo sviluppo dello Stato nazionale italiano, che ha dato voce, peso, rispetto all’Italia nel modo.

E ‘fatto obbligo ad una società civile commemorare e rivalutare la propria storia per non dimenticare le sofferenze di un’intera nazione, per apprezzare le conquiste, che non sono mai definite e che interpellano ciascuno di noi per custodirle.

La ricorrenza odierna deve essere anche percepita quale occasione per riflettere sul ruolo insostituibile che la scuola ha svolto e continua a svolgere come “collante culturale” del nostro paese.

La scuola, infatti, è impegnata quotidianamente a promuovere la coscienza civile e sociale attraverso la conoscenza e la valorizzazione della storia e della cultura di appartenenza , a stimolare la consapevolezza che ciascun territorio del nostro Paese, piccolo a grande che sia, è “Patria condivisa” è “ Casa amata e da preservare”, è patrimonio da difendere e a riaffermare nei principi e nei valori, da amare e promuovere, nella convinzione che ciascuno ha la responsabilità di consegnarla nella sua integrità e nella sua ricchezza alle generazioni future.

Cari ragazzi, cari studenti abbiamo una forte responsabilità. Il 4 novembre del 1918 ha trionfato l’orgoglio della Nazione che non fu messa in ginocchio dalle difficoltà e che si è imposta all’attenzione del mondo per il suo valore.

A noi spetta continuare a fa rispettare il nostro Paese. Un paese è rispettoso se rispetta gli altri, se i suoi cittadino si comportano decorosamente, se non offendono chi è diverso da loro, se difendono il più debole, se rispettano le istituzioni, se mettono in pratica, nella vita di ogni giorno, quei valori e quei principi sanciti dalla nostra Costituzione, quella Costituzione che voi studiate a scuola , quella Costituzione scritta all’indomani dell’unificazione del nostro Paese. Valori di libertà, dignità umana, uguaglianza, bene comune, vita civile sono oggi riconosciuti nel nostro Paese grazie al sacrificio generoso dei nostri Padri; sono valori difesi dalle Forze Armate, dai carabinieri che operano nel nostro territorio, dai militari che li promuovono, a costo della propria vita, in quelle nazioni dove ancora regnano violenze e disordine. E di questo dobbiamo essere riconoscenti alle Forze Armate.

Sono, nel contempo valori da conoscere, riconoscere e vivere nella vita di ogni giorno, nel nostro piccolo, difendendo i compagni più deboli, affermando i principi di legalità attraverso il rispetto delle regole e delle istituzioni, impegnandosi quotidianamente nello studio, nel volontariato.

Cari ragazzi, anche il piccolo coraggio di tutti i giorni rende omaggio alla nostra Patria, fa sentire anche noi, cittadini del Sud, nel nostro piccolo, protagonisti della storia e del rinnovamento del nostro Paese, rende vivo il ricco patrimonio di ideali di cui dispone per affrontare le sfide del mondo globale e costruire una società migliore perché a misura di uomo.”

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