“Come si comanda il mondo”. Presentazione libro scritto da Mario Caligiuri e Giorgio Galli su teorie, voci e intrecci nel disordine mondiale.

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Giovedì 23 novembre, alle ore 10, a Roma presso la Sala Nilde Iotti di Palazzo Theodoli Banchelli, viene presentato il libro “Come si comanda il mondo – Teorie, voci, intrecci” (Rubbettino editore), di Giorgio Galli e Mario Caligiuri. Saluto introduttivo del questore della Camera, Stefano Dambruoso.

Venerdì 24 novembre alle ore 17 a Milano nel Palazzo Arese Litta “Sala Azzurra” – Corso Magenta, 24 sarà presentato il libro con Antonella Ranaldi, Soprintendente dell’Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Milano; Domenico Piraina, Direttore del Polo mostre e musei scientifici del Comune di Milano;Mario Caligiuri, Università della Calabria e Giorgio Galli Politologo. Tutte le appendici del libro sono state curate dalla dott.ssa Roberta Calderazzo, (in foto) analista di Intelligence.

Di fronte al disordine mondiale scaturito dalla caduta del muro di Berlino e dagli attentati dell’11 settembre 2001, ci si chiede con sempre maggiore insistenza chi comandi il mondo. Nonostante i contributi sempre più numerosi, manca finora una visione d’insieme che unisca gli indispensabili presupposti teorici con gli inevitabili effetti pratici, in modo da individuare relazioni e intrecci, che il più delle volte sono davanti agli occhi di tutti. Con un approccio scientifico, gli autori si interrogano su questo tema, riunendo fili dispersi per creare un originale quadro di insieme. Emerge che le persone che influenzano le sorti del pianeta non sono le classi politiche che appaiono sugli schermi televisivi e contro cui si indirizza la protesta, ma i manager delle multinazionali che operano nel mercato globale. Il potere non è impersonale oppure determinato dalle selezioni di un algoritmo ma il nostro destino è deciso da nomi e volti ben individuabili. Il loro controllo è il problema decisivo della democrazia nel XXI secolo.

Sessantacinque persone. Un pugno di individui rispetto agli oltre sette miliardi che abitano il pianeta. Eppure sono questi che praticamente tengono in pugno le sorti del mondo. Non sono però i politici cui spesso vengono dirette le proteste degli “indignados” dei vari Paesi, ma i manager delle multinazionali che operano nel mercato globale. È questa la tesi di questo interessante libro del politologo Giorgio Galli e dello studioso di intelligence Mario Caligiuri “Come si comanda il mondo. Teorie volti e intrecci” che Rubbettino lancia in questi giorni in libreria.

Un libro acuto e documentato che non cede a facili visione qualunquiste o teorie del complotto ma che attraverso un’attenta analisi riesce a ricostruire nomi e facce, talvolta sconosciuti al grande pubblico, che giocano un ruolo determinante nello scacchiere internazionale. Quello che emerge è un intreccio molto forte tra politica, finanza e luoghi di formazione. Un intreccio che spinge a un supplemento di attenzione e che mette a rischio il libero gioco democratico.

Il potere non è impersonale oppure determinato dalle selezioni di un algoritmo ma il nostro destino è deciso da nomi e volti ben individuabili: Il loro controllo è il problema decisivo della democrazia nel XXI secolo. Di questi temi si discuterà durante la prima presentazione del volume, in anteprima nazionale, che si terrà giovedì 23 novembre 2017, alla Camera dei Deputati (Palazzo Theodoli- Bianchelli, Sala Nilde Iotti) alle ore 10,00, con la possibilità di seguire l’evento anche via streaming sul sito della Camera.

Insieme ai due autori, Giorgio Galli (in foto) e Mario Caligiuri, interverranno il Sottosegretario di Stato alla Giustizia, Cosimo Ferri, il Direttore del Centro Studi Americani, Paolo Messa e l’Editore Florindo Rubbettino. L’incontro sarà introdotto da Stefano Dambruoso, questore della Camera. Giorgio Galli è il decano dei politologi italiano. Noto a livello internazionale, ha scritto libri fondamentali come “Il bipartismo imperfetto” (1966) e “Hitler e il nazismo magico” (1989).

Mario Caligiuri è professore di prima fascia all’Università della Calabria, dove dirige il Master in Intelligence, promosso nel 2007 con Francesco Cossiga. È stato tra i primi a introdurre lo studio scientifico dell’intelligence negli atenei italiani. Tra i suoi ultimi volumi, “Intelligence e Scienze umane” e “Intelligence e magistratura” entrambi editi da Rubbettino. 

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