Lamezia Terme, nasce il coordinamento regionale “Mettiamoci in gioco” contro i rischi del gioco d´azzardo

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Sarà presentato martedì 12 dicembre, alle 10.30, nei locali di Sala “Sintonia” a Lamezia Terme, il coordinamento regionale in Calabria di “Mettiamoci in gioco” legato alla campagna nazionale contro i rischi del gioco d´azzardo.  

«Sará l´occasione – afferma Roberto Gatto, coordinatore regionale – per fare il punto sulla cura, il contrasto e la prevenzione contro i rischi del gioco d´azzardo insieme ai rappresentanti regionali delle associazioni di categoria firmatari del documento che ha costituito il primo coordinamento regionale in Calabria, sul Gap (Gioco d’azzardo patologico)”.

Alla conferenza interverranno, inoltre, Antonio Mondera, referente regionale Lega consumatori e Antonino Leo, referente regionale “Vivere In”. Concluderà i lavori don Armando Zappolini, presidente nazionale Cnca (Coordinamento nazionale comunità di cccoglienza) e portavoce nazionale della rete “Mettiamoci in gioco”. 

La campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo, “Mettiamoci in gioco”,  è un’iniziativa nata nel 2012 per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle reali caratteristiche del gioco d’azzardo nel nostro Paese e sulle sue conseguenze sociali, sanitarie ed economiche, avanzare proposte di regolamentazione del fenomeno, fornire dati e informazioni, catalizzare l’impegno di tanti soggetti che, a livello nazionale e locale, si mobilitano per gli stessi fini.

Il gioco d’azzardo ha avuto negli ultimi anni uno sviluppo enorme in Italia. In verità, sarebbe vietato dal codice penale, ma la progressiva legislazione in deroga approvata dalla metà degli anni Novanta ad oggi ha portato a una situazione paradossale. Viene punita una scommessa tra amici, mentre risultano legali i circa 90 miliardi di euro di fatturato annuo ricavati da lotterie, slot machines, poker, scommesse e giochi d’azzardo di natura sempre più varia che in questi anni, a ritmi sempre più frenetici, sono stati immessi sul mercato. Di conseguenza, la platea dei giocatori si è allargata notevolmente e ormai anche giovani, casalinghe, pensionati, disoccupati costituiscono nuove fasce da catturare e fidelizzare.

In misura proporzionale alla crescita del settore sono aumentati i costi sanitari, sociali, relazionali e legali del gioco d’azzardo: in mancanza di rilevazioni e ricerche epidemiologiche precise le “vittime” dirette del gioco d’azzardo, i giocatori patologici o ad alto rischio di dipendenza, sono stimati in circa un milione.

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