Rosarno: il progetto “Play la città e un libro” è infatti arrivato primo al bando “Città che legge”.

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Grande soddisfazione per gli eredi dell’antica Medma – la città reggina di Rosarno – che ha ottenuto un importante riconoscimento.

Il progetto “Play la città e un libro” è infatti arrivato primo al bando “Città che legge” assegnato dal Centro per il libro e la lettura del Mibact e dall’Anci dopo essere stato selezionato tra 38 progetti giunti da ogni parte della Penisola.

Il riconoscimento – lo ricordiamo – viene assegnato alle città che leggono, ovvero che garantiscono l’accesso ai libri e alla lettura, attraverso biblioteche e librerie, ospitano festival, rassegne o fiere, organizzano iniziative di promozione della lettura in sinergia tra biblioteche, scuole, librerie e associazioni, e aderiscono a uno o più dei progetti nazionali del Centro per il libro e la lettura. 

Il riconoscimento segue di poche settimane quello ottenuto dal Progetto “Fabbrica dei saperi” – uno dei cinque selezionati dal Mibact, finalizzato a riattivare e trasformare la Mediateca “Foberti” di Rosarno da luogo di semplice consultazione di libri a centro di formazione, produzione e accesso alla cultura e all’informazione, offrendo servizi utili e nuovi per la cittadinanza. FaRo intende attivare le potenzialità inespresse della comunità attraverso l’arte, il gioco, la musica, la lettura, l’immaginazione e la costruzione di luoghi possibili, configurandosi come un grande cantiere aperto di innovazione, una nuova piazza. Il progetto si sviluppa in continuità con il lavoro del gruppo di A Città di Rosarno e la scrittura comunitaria di “Kiwi, Deliziosa Guida di Rosarno”, propone un passaggio dallo spazio virtuale del libro a un luogo fisico a disposizione dei cittadini e da essi animato, con l’obiettivo di diventare anche un incubatore delle anime e dei saperi della città.

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