Il rito del Presepe nella più antica Collegiata della Diocesi: La Chiesa di San Giorgio di Pizzo calabro.

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Si rinnova come ogni anno il rito del Presepe nelle chiese pizzitane a cominciare dalla Chiesa matrice che è quella del protettore della città, San Giorgio che – come ci narrano i storici locali, dal Tranquillo al Molè, al Cortese – avrebbe salvato la cittadina vibonese da un terribile nemico.

La chiesa è del XVI° secolo ma non è possibile sapere la data esatta in quando dopo il flagello della peste che imperversò anche su Pizzo nel 1572, l’anno successivo ogni documento fu distrutto per evitare il trasmettersi del contagio del terribile morbo. Ritenuta inadeguata alle esigenze della popolazione la Chiesa fu ricostruita e ampliata con facciata barocca e solennemente consacrata nel 1587. Di certo è la più antica Collegiata della Diocesi di Mileto.

L’interno, si presenta ampio e maestoso, è a croce latina, ad una navata centrale, con transetto sormontato da cupola all’incrocio con la navata principale, che poggia su arcate laterali con pseudocolonnato corinzio.

La chiesa in questione è un autentico scrigno di tesori artistici: statue (S.Antonio da Padova – sec.XVI – Madonna con Bambino, tradizionalmente venerata come “Madonna del Popolo” – sec.XVI – entrambi di scuola del Gagini – S.Giovanni Battista –  sec.XVI tradizionalmente attribuita a Pietro Bernini – S.Caterina d’Alessandria – sec.XVI – opera dello scultore M.Carlo Canale – S.Francesco d’Assisi – sec.XVII – proveniente dal Convento di S.Antonio, di autore ignoto); numerosi dipinti olio su tela (l’Annunciazione – sec.XVII – S.Francesco di Paola – 1717) – di autore ignoto; la Madonna, detta “La Salvatrice” – 1832 -, dono del re Ferdinando IV di Borbone e opera del pittore Michele Foggia – Cristo in gloria – 1833 – di Brunetto Aloi, pittore della scuola di E.Paparo – il Miracolo di S.Nicola di Bari – sec.XIX -, di scuola napoletana – il Battesimo di Gesù, di scuola napoletana; Santa Barbara, Angeli Oranti, la Madonna di Pompei e medaglioni del Rosario, degli inizi del ‘900, rispettivamente di Barone, Zimatore e Grillo – il Martirio di S.Giorgio – 1825 – di E.Paparo e S.Cecilia – 1924 – di Zimatore) due crocifissilignei (uno del trado settecento posto sul primo altare a destra della Chiesa e l’altro del 1400 posto nella cappella di S.Anna).

Come ogni la chiesa – di questo periodo – viene impreziosita dalla presenza del Presepe che è veramente mirabile in fattura, realizzazione e colpo d’occhio.

La foto in copertina è del prof. Giuseppe Pagnotta ed è stata pubblicata sul sito Pizzoweb.it 

 

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