San Nicola da Crissa: il comune aderisce al costituendo “Distretto turistico dell’Angitolano”.

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Anche il comune di San Nicola da Crissa – attualmente guidato dal sindaco Giuseppe Condello – con delibera di giunta n. 34 del 20 dicembre scorso ha l’adesione al costituendo “Distretto turistico dell’Angitolano” – associazione costituita da soggetti privati con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio ambientale, storico, gastronomico e culturale del territorio – con la motivazione che lo stesso, “può rappresentare per il nostro territorio uno strumento imprescindibile per avviare una significativa svolta nel campo turistico che, ad oggi, non risulta adeguatamente valorizzato”.

La delibera succitata, ricorda poi che “il Decreto Milleproroghe ha differito al 31 dicembre 2017, il termine – scaduto il 30 giugno 2016 – entro il quale le Regioni devono procedere alla delimitazione dei distretti turistici” rammentando altresì che “alle imprese operanti all’interno dei distretti turistici si applicano le agevolazioni previste dall’art. 1, comma 368 della legge 23/12/2005, n. 266” e che “i suddetti distretti turistici costituiscono zone a burocrazia zero”.

L’obiettivo ovviamente rimane quello di potenziare il comparto turistico mediante “una filiera di attività integrate fra di loro, capace di sviluppare una progettualità strategica in maniera conforme agli strumenti legislativi e programmatori comunitari, nazionali e regionali”

Un progetto non peregrino dato che i comuni di questo comprensorio dispongono di un patrimonio culturale e ambientale notevole a cominciare dalla riserva faunistica dell’Angitola (frutto dell’interessamento del WWF e del costante e silenzioso lavoro dell’ing. napitino Francesco Paolillo), istituita con decreto della giunta regionale n. 577/75 e dopo dieci anni ha ottenuto il riconoscimento di “Zona umida di importanza internazionale” come habitat per gli uccelli acquatici, ai sensi della convenzione di Ramsar, grazie al decreto del 30/09/1985, dell’allora Ministero dell’agricoltura. L”Oasi ha una estensione di 875 ettari di cui 196 occupati dal bacino artificiale realizzato nel 1996 in seguito allo sbarramento del fiume Angitola e l’avifauna presente comprende oltre 130 specie diverse di uccelli in cui predominano quelle che prediligono le zone umide.

Una potenzialità non ancora emersa come si lamenta nel corpo della delibera succitata, la stessa amministrazione di San Nicola da Crissa che l’adesione al Distretto turistico quindi vuole contribuire a colmare utilizzando gli strumenti previsti dalla legge 106/2011 che sno quelli di a) trasformare il territorio in una “zona a burocrazia zero”; 2) semplificare le procedure e l’avvio delle attività; 3) favorire l’accesso agevolato ai finanziamenti regionali, nazionali ed europei; 4) ottenere la possibilità di riqualificare le aree di interesse turistico; 5) realizzare opere infrastrutturali adeguate; 6) creare strutture turistico-alberghiere; 7) ottenere l’aggiornamento professionale del personale del comparto turistico.

Da sottolineare come il soggetto attuatore del Distretto “sta definendo uno studio di fattibilità sulle potenzialità turistiche dell’area per avviare una strategia comune avente l’obiettivo il recupero della competitività del sistema economico, sociale e produttivo dell’area dell’Angitola” e che “tra i promotori figura anche l’Università della Calabria”.

 

 

 

 

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