E’ di una persona morta – una donna di 30 anni – e due feriti il triste bilancio dell’incendio in un incendio scoppiato nella notte nella Tendopoli per migranti di San Ferdinando, nella Piana di Gioia Tauro. I due feriti, rimasti ustionati sono ora ricoverati presso l’ospedale di Polistena, con una prognosi rispettivamente di 20 e 10 giorni.
Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono intervenuti polizia e carabinieri che al momento, stanno cercando di comprendere come l’incendio in questione si possa essere sviluppato ma si esclude però che il rogo possa essere di origine dolosa.
A Reggio Calabria si è intanto tenuta una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocata d’urgenza dal prefetto, Michele Di Bari, per esaminare la situazione e predisporre la misure necessarie per il superamento dell’emergenza che si é determinata.
Appresa la notizia anche il presidente della Regione Calabria, in una nota diramata dall’ufficio stampa della giunta regionale calabrese, ha espresso ” cordoglio e vicinanza alla famiglia della donna deceduta durante l’incendio” annunciando che “entro oggi dovrebbe essere allestita una struttura in grado di ospitare 600 persone” e ribadendoche a suo avviso “quella della tendopoli di Rosarno è una situazione assurda, non degna del vivere civile”.
La vecchia tendopoli è costituita da strutture realizzate abusivamente molte delle quali sono state più volte demolite. Ciò – lo ricordiamo – aveva portato alla realizzazione di una nuova tendopoli – che attualmente ospita circa 550 persone – e ad individuare un’ampia struttura che ne ospita altre 200. E già lo scorso anno a fine gennaio, si era sviluppato un incendio in una baracca, che aveva provocato tre feriti.
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