Nicotera presentato il Libro su Nazario Sauro in un convegno organizzato dalla Lega Navale Italiana.

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L’Ammiraglio della Marina Militare Italiana Romano Sauro – come preannunciato nei giorni scorsi da Mediterraneinews.it – è approdato anche a Nicotera, per una due giorni, del suo “Viaggio in barca a vela per 100 porti per 100 anni di storia”.

Un viaggio per ricordare il centenario della Prima Guerra Mondiale e, allo stesso tempo, celebrare la ricorrenza dei 100 anni dalla morte dell’eroe nazionale tenente di vascello Nazario Sauro con la presentazione del libro “Nazario Sauro. Storia di un marinaio” scritto dallo stesso Romano Sauro, che è il nipote del succitato eroe.

Dopo essersi recato in mattinata in una scuola di Rosarno, (vedi foto), Sauro è stato accolto nel pomeriggio, presso la sala conferenze del Museo Diocesano di Nicotera, atteso dal pubblico e dagli amici delle Delegazione nicoterese della Lega Navale Italiana guidata da Biagio D’Ambrosio. Lo stesso D’Ambrosio, nell’introdurre i lavori dell’assise, dopo aver ricordato che il viaggio di Sauro si inquadra nelle celebrazioni del centenario della vittoria italiana nel primo conflitto mondiale, si è soffermato sul ruolo sociale esercitato sul territorio di riferimento dalla stessa Lega Navale che nell’arco dell’anno ha organizzato tutta una serie di attività. Tra queste ci piace ricordare il corso per la patente nautica tenutosi lo scorso maggio, il “Memorial Pierino Paparatto”, l’appuntamento con la Giornata della sicurezza in mare e il pellegrinaggio con la statuina della Madonna di Loreto.

Sono poi intervenuti il presidente del Rotary club ing.Giorgio Tropiano e la dott.ssa Assunta Carra presidente del Inner Wheel.

E stata poi la volta dell’ammiraglio che ha raccontato la storia del suo illustre avo: un eroe romantico di stampo byroniano, indomito irredentista, audace marinaio, ultimo risorgimentale, spirito indipendente, libero e ribelle. Romano, ha ricordato poi che le sue gesta un tempo si studiavano in tutte le scuole ma oggi sono quasi dimenticate: dalla “beffa di Parenzo” – che ridicolizzò le difese asburgiche – al soccorso ai terremotati d’Abruzzo del 1915 – in una missione umanitaria ante litteram – fino a cospirare a fianco degli insorti albanesi contro l’impero ottomano – in conformità al principio mazziniano dell’indipendenza di tutti i popoli. Sauro era quindi un uomo – ha detto – che ha avuto ua vita avvolta nei sogni, nelle passioni e negli ideali nei quali ha creduto e che egli ha percorso e perseguito senza sosta, “senza se” e “senza ma”, con coerenza e determinazione, sacrificando al fine la propria giovane vita: morì infatti impiccato per alto tradimento ad opera dell’Austria-Ungheria nell’agosto del 1916 a Pola.
Il volume tra le altre cose – lo ricordiamo – è ricco di fatti inediti, riscoperti dagli autori in documenti, diari e racconti famigliari.
E questa mattina infine sono stati gli studenti del liceo Classico “B. Vinci” ad ascoltare la storia di questo erore italico e delle sue avventure.
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