Vibo Valentia, alunni e docenti della “Murmura” incontrano i genitori di Domenico Gabriele, vittima innocente di mafia

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Nell’ambito del percorso sulla legalità “Educare alla cittadinanza e alla legalità attiva”, alunni e docenti della scuola Secondaria di I grado “Murmura” del dirigente scolastico Pasquale Barbuto, hanno avuto l’opportunità, grazie all’associazione Libera, di incontrare i genitori del piccolo Domenico Gabriele, Dodò, vittima innocente di mafia.

Ha aperto il dialogo con i ragazzi delle classi prime delle sezioni A,B,C,D ed E, coadiuvate dalle docenti Rosaria Costantino, Elisa Famà, Antonella Soda, Elena Giordano e Giusy Staropoli, Matteo Luzza referente regionale “Libera Memoria”, fratello di Pino Luzza anche lui vittima innocente della ‘ndrangheta.

L’approccio con i ragazzi da parte del referente regionale è stato molto informale. Luzza ha ricordato la giornata del 21 marzo come “la giornata del ricordo – ha affermato – e della memoria, la giornata della primavera delle vittime della mafia”, catturando, così, l’attenzione dei giovani studenti.  La successiva  visione di un video di alcuni minuti che ritraeva i momenti più belli della breve vita di Dodò ha dato l’avvio alle innumerevoli domande che pullulavano nella mente dei presenti sulla figura di Dodò.

Dodò è una delle tante giovani vittime di ‘ndrangheta, morto in contrada Margherita, alla periferia nord di Crotone, perchè mentre giocava a calcio con i suoi compagni, la sua presenza intralciava quella di due giovani delle ‘ndrine che dovevano ammazzare qualcuno con il quale avevano un conto in sospeso. Dodò è morto sul campo sportivo, durante una partita di calcio … proprio durante il gioco, il momento più bello per tutti i ragazzini. Due  grandi occhi neri, un volto paffutello e sorridente, tanta voglia di correre, saltare, imparare, giocare … questo era Dodò.

Don Peppino Fiorillo, presente all’incontro, ha portato i saluti del referente provinciale Giuseppe Borello. Dopo aver ringraziato i docenti  e il dirigente scolastico, si è rivolto ai ragazzi ricordando le parole di don Ciotti “ragazzi – ha dichiarato – dobbiamo fare, dobbiamo fare memoria. Tutti voi, nel vostro piccolo mondo dovete fare la vostra parte perché, ricordatelo sempre, colpire i bambini è l’offesa più grande della vita.  I bambini siete la parte migliore dell’umanità. Siete stupendi, innocenti, sinceri, ingenui nessuno deve farvi del male. I genitori di Dodò, Francesca e Giovanni vanno in giro per il mondo a raccontare quello che è successo a loro figlio per evitare che queste brutalità possano ripetersi. Si stanno impegnando per costruire un mondo più bello, un mondo più pulito, più limpido per voi tutti. Il sogno dei genitori di Dodò è quello di vedere germogliare un mondo  senza lutti, senza guerre, senza morti. Un mondo dove ogni bambino potrà vivere serenamente, quel mondo che è stato violentemente sottratto a Dodò, una terra meravigliosa proprio come quella “Terra Promessa” di cui ci parla la Bibbia”.

I ragazzi della “Murmura” hanno presentato, quindi, i lavori prodotti per ricordare Dodò non senza evidente commozione, poesie, pensieri, riflessioni, cartelloni colorati, video e tanti palloncini hanno ricordato la piccola vittima innocente della mafia.

Il dirigente scolastico ha ringraziato il contributo che l’associazione Libera, Don Fiorillo, i docenti coinvolti nell’attività danno al territorio. “E’ molto importante – ha ricordato ai  ragazzi – far germogliare fin dall’infanzia la lotta contro la mafia. Il problema non è soltanto uccidere, un’altra morte viene causata dall’omertà, dal silenzio, dall’indifferenza quell’indifferenza che attanaglia i nostri tempi. Tutti voi dovete crescere all’insegna della legalità, della trasparenza, della chiarezza”.

Francesca e Giovanni genitori di Dodò con forte commozione, ma con estremo senso genitoriale, hanno dialogato con i ragazzi rispondendo a tutte le domande che gli sono state poste. Hanno concluso la giornata rivolgendosi ai ragazzi. “Grazie perché attraverso questi incontri, attraverso i vostri occhi, attraverso i vostri disegni, le poesie, i cartelloni, i video, Dodò è ancora vivo. Non lasciatevi mai ingannare dai guadagni facili e dall’illegalità, questi conducono solo verso la morte o il carcere.”

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