La Regione investe sulla depurazione, finanziati gli impianti nei comuni del bacino del Mesima

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La Regione finanzia gli impianti di depurazione per i comuni facenti parte del bacino del Mesima e che ne sono ancora sprovvisti e in città operatori turistici e cittadini tirano un sospiro di sollievo. Per la prima volta sembra imboccare il percorso giusto un problema che nel corso degli anni ha suscitato le forti proteste dei centri costieri costretti a fare i conti con il mare inquinato dagli scarichi fognari. Proteste che negli ultimi anni si sono fatte sempre più accese sino a sfociare in azioni alquanto incisive che hanno portato alle ripetute occupazioni del Comune, dell’Asp e della stazione di Rosarno, nonché a molteplici incontri in prefettura. Le tante battaglie recentemente portate avanti soprattutto dal movimento “14 luglio” hanno, alla fine, accelerato la ricerca di soluzioni efficaci e durature. <I provvedimenti approvati dalla Giunta Oliverio – sottolinea il consigliere regionale del Pd Michele Mirabello – sono la risposta alle tante riunioni fatte a Nicotera durante le quali, presente anche il Prefetto, è stata sempre rimarcata l’inutilità di interventi tampone e sollecitata la soluzione del problema Mesima mediante interventi mirati e improcrastinabili>. Per arrivare allo stanziamento dei fondi necessari e, nello stesso tempo, evitare le procedure di infrazione da parte della Commissione europea per il mancato rispetto delle direttive sul trattamento delle acque reflue da parte di 138 agglomerati urbani, la Regione ha monitorato la situazione di tutte le infrastrutture esistenti sino a definire un quadro completo delle risorse necessarie paese per paese. Una pianificazione capillare mirata ad evitare sperpero di fondi in progetti non rispondenti alle reali esigenze dei territori.

michele mirabello
michele mirabello

La Regione spenderà 195 milioni per i 138 comuni soggetti ad infrazione ed altri 65 milioni per sanare ulteriori criticità in altri 128 agglomerati. Complessivamente 260 milioni dal cui impiego in Calabria dovrà venir fuori un sistema di depurazione in grado di rompere con quel passato che ha visto oltre un miliardo di euro finire in opere che hanno prodotto solo macerie. I tempi degli interventi, naturalmente, non saranno brevi. Tutto dipenderà dalla celerità con cui i Comuni si muoveranno per redigere i progetti di fattibilità tecnico-economica che dovranno, in ogni caso, avere come punto di riferimento le schede tecniche già redatte dalla Regione. Entro il 2019 sarà appaltato il 90% degli interventi, mentre entro il 2021 tutte le opere dovrebbero essere realizzate e collaudate. Per i progetti più complessi si potrà arrivare alla fine del 2022. <Per risolvere la questione Mesima destinatario degli scarichi di 19 paesi e serio fattore di inquinamento per la costa tirrenica – spiega ancora Michele Mirabello – saranno spesi oltre dieci milioni. Lecito aspettarsi risultati concreti a conclusione di un percorso che è il frutto genuino della politica non fatta di parole, ma capace di affrontare le criticità dei paesi che fanno parte degli 815 kmq del bacino dell’importante asta fluviale calabrese>.

Entrando nei dettagli del provvedimento adottato dalla Giunta Oliverio i comuni di Acquaro (soggetto attuatore), Arena e Dasà disporranno di un finanziamento di 1.025.000 euro adeguare la piattaforma consortile e per realizzare un impianto di depurazione a fanghi attivi a servizio della frazione acquarese di Limpidi. Il Comune di Fabrizia, invece, potrà impiegare 880mila euro per adeguare l’impianto di depurazione e realizzare il collettamento dell’intera rete fognaria. Uno stanziamento più consistente (1.458.000 euro) è stato assegnato a Gerocarne per realizzare ben quattro impianti di depurazione a servizio del capoluogo e delle frazioni di Sant’Angelo, Ciano e Piani. Buone notizie anche per Nardodipace dove il sindaco Antonio De Masi potrà impiegare 908mila euro per sistemare la depurazione a Cassari, Ragonà e Santo Todaro. Finanziamento più contenuto per Serra San Bruno (200mila euro), mentre, pur non facendo parte del bacino del Mesima, riceveranno risorse significative anche San Gregorio d’Ippona (767mila euro) e Briatico (420mila euro).

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