Speciale elezioni. La novità del tagliando antifrode.

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Ci hanno servito prima un Mattarellum, poi un Porcellum e adesso si vota con il Rosatellum, una legge elettorale che prevede l’introduzione di un tagliando antifrode con un codice, che verrà verificato dallo scrutatore dopo il voto. L’elettore non dovrà più inserire la scheda nell’urna, come è stato fino ad oggi, ma dovrà consegnarla al presidente del seggio. Solo dopo il controllo il presidente inserirà la scheda nell’urna che – dopo aver staccato il tagliando – tornerà ad essere anonima. La domanda sorge spontanea. Il tagliando antifrode è una precauzione o un provvedimento per evitare frodi di voti, come è lecito immaginare che possa essere accaduto in passato? Boh!

IL “ROSATELLUM” è il nuovo sistema elettorale in vigore in Italia, varato con la legge n. 165/2017. È un meccanismo elettorale cosiddetto “misto” perché assegna il 64% dei seggi in collegi plurinominali con metodo proporzionale e il restante 36% dei seggi in collegi uninominali con metodo maggioritario.
Dal punto di vista tecnico, si può definire un “Mattarellum rovesciato”perché prevede l’assegnazione dei seggi, sia alla Camera che al Senato, in proporzione quasi esattamente opposta (rovesciata) rispetto all’unica legge elettorale di tipo maggioritario con cui si è votato in Italia.

LA SOGLIA DELLE LISTE IN COALIZIONE – Sotto l’1%, la lista che sta in una coalizione non ottiene seggi per sé, ovviamente, né ne porta agli altri partiti coalizzati con essa. Tra l’1% e il 3% dei voti, invece, la lista in coalizione non ottiene seggi per sé, ma contribuisce ad aumentare i seggi dei partiti (o del partito) più grandi della sua coalizione. Sopra il 3%, ovviamente, ottiene seggi per se stessa.

VOTO DISGIUNTO E PREFERENZE – Non è consentito il voto disgiunto. Ciò significa che non si potrà votare un candidato e una lista a lui non collegata, ma sarà possibile mettere una croce solo sul nome del candidato per la quota maggioritaria oppure su nominativo e simbolo assieme. Non sarà possibile esprimere preferenze. Si potrà quindi votare una lista, ma non si potrà scegliere a quale candidato della lista dare il proprio voto.

COME LEGGERE LE SCHEDE – Le schede che saranno a disposizione degli elettori sono due: una gialla per il Senato della Repubblica (per gli elettori che hanno compiuto 25 anni) e l’altra rosa per la Camera dei Deputati (per i cittadini che hanno compiuto 18 anni). Le schede contengono il nome del candidato nel collegio uninominale nel rettangolo posto in alto. Nella stessa scheda, nella parte sottostante dedicata ai colleghi plurinominali sono riportati il contrassegno di ciascuna lista o coalizione di liste collegate al candidato del collegio uninominale.

in parte fonte adnkronos
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