La lontra è tornata a popolare l’area del Pollino.

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Una bella notizia per tutti gli amanti dell’ambiente e della natura. La lontra è tornata a popolare il bacino imbrifero del fiume Argentino, nell’area del Parco nazionale del Pollino.

Appartenenti alla famiglia dei Mustelidi le lontre hanno una densa pelliccia con 1.000 peli al mm², che le protegge dall’acqua ed intrappola delle bolle d’aria che le isolano dal freddo. Tutte le lontre hanno un corpo sottile e flessibile, con zampe corte. La maggior parte ha artigli taglienti per afferrare le prede. Il pesce è l’alimento principale nella dieta della maggior parte delle lontre, insieme a rane, astici e granchi; alcune lontre sono esperte nell’apertura dei crostacei ed altre predano soprattutto piccoli mammiferi e uccelli. La pelliccia non è sufficiente per sopravvivere nelle acque fredde in cui molte lontre vivono: le lontre perciò hanno tassi metabolici molto alti e bruciano molte calorie per ottenere energia ad un passo molto veloce.

Gli esemplari che sono stati avvistati in Sila, per la precisione in un area che che comprende anche il fiume Lao, sarebero almeno una decina.

Il Lao – lo ricordiamo – è un coro d’acqua lungo oltre 50 km, che nasce in Basilicata nel Parco nazionale del Pollino su Serra del Prete, altura del Massiccio del Pollino ad oltre 2.000 m di quota, nel territorio di Viggianello (PZ). Nel territorio lucano ha la denominazione di fiume Mercure, e percorre la parte centro-meridionale della Valle del Mercure. Qui il fiume ha andamento prevalente da E-NE a O-SO. Entrato in territorio calabrese presso i centri di Laino Borgo e Laino Castelloaccoglie le acque degli affluenti Battendiero e Jannello mutando qui il nome in Lao. Da questo punto, copioso di acque tutto l’anno, entra in una spettacolare gola scorrendo estremamente incassato per svariati km. Attraversa il territorio del comune di Papasidero per circa 15 Km.Giunto nei pressi di Orsomarso riceve da sinistra il fiume Argentino, suo principale tributario, ed esce dal tratto ingolato allargandosi notevolmente nel proprio alveo, dove si dirama a mo’ di delta in svariati bracci secondari per sfociare nel Tirreno nel territorio del comune di Scalea.

La riserva naturale Valle del Fiume Argentino – invece – è una oasi naturale che occupa una superficie di 3.980 ha all’interno del Parco nazionale del Pollino e costituisce il punto di partenza ideale per molti itinerari escursionistici che si possono svolgere in questa porzione di Parco.

La presenza del mammifero in questione in un ambiente acquatico come quello del Lao è ritenuta sinonimo di ricchezza ambientale ma secondo molti osservatori adesso occorrerà metterla in sicurezza con delle iniziative mirate a consentirne l’esistenza. In Italia la lontra è estremamente rara e sopravvive solo in alcune zone del sud Italia come Basilicata, Puglia, Molise e Campania, del centro (fiume Sangro, Parco nazionale della Maiella, Abruzzo) e del nord (Ticino e Alto Adige). Di recente le lontre erano tornate anche in Friuli.

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