Nicotera, Centro diurno per bambini autistici: una realtà… a tempo

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“Sono tante le persone affette da autismo in lista di attesa alle quali dovrebbe essere offerta l’opportunità di usufruire gratuitamente delle terapie idonee. E’ adesso che la politica deve concretizzare le promesse fatte il giorno dell’inaugurazione del centro”. E’ quanto afferma la vice presidente dell’Angsa (Associazione nazionale genitori autistici) di Vibo Valentia, Caterina Vecchio, in occasione della Giornata internazionale dell’autismo.

Caterina Vecchio e Mary Naso

Un evento che si amplifica ulteriormente nell’unico centro diurno della Calabria specializzato per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico. “Unico” in quanto nato grazie ad un progetto regionale che coinvolge, per tre anni, nella sua gestione pubblico e privato permettendo a 20 utenti di non pagare esose terapie fruendo di locali dell’Asp, un’ala dell’ospedale nicoterese. Il centro avviato ad ottobre, è sorto grazie, soprattutto, all’operato dell’Angsa provinciale del presidente Mary Naso che ha lavorato instancabilmente per rendere reale un “sogno” altrimenti riposto nel cassetto dall’Asp. I 20 minori ospiti proseguono il secondo step del progetto diviso in due tronconi la cui fase iniziale è stata avviata e conclusa presso l’ospedale di Pizzo. “Solo 20 posti – afferma la Vecchio –, ma ci sono 40 famiglie in lista di attesa e tanti piccoli utenti che vengono ogni giorno a bussare perché non sanno dove andare giunti da noi non sapendo che il progetto garantiva la continuità di cure terapeutiche a chi già aveva iniziato a Pizzo. Ovviamente una luce in un baratro assoluto perché è chiaro che tutti arrivano cercando una soluzione al problema, non tutti, infatti, hanno la possibilità economica per pagare le cifre richieste dai privati e non è possibile neanche diminuire le ore perché decade la valenza terapeutica del trattamento”.

Nella sola provincia di Vibo Valentia i minori certificati affetti da autismo sarebbero più di 50, senza considerare tanti altri casi “sottaciuti” per svariati motivi. Ogni ora di terapia costa circa 25 euro e in una settimana sono necessarie non meno di otto ore. Tariffe che diventano, perciò, per alcune famiglie altissime tanto che la maggior parte di loro non può permettersele. “E’ la politica che deve darci delle risposte – dichiara il vice presidente Angsa – per tutelare le fasce più deboli. Il giorno dell’inaugurazione sono state fatte tante promesse che devono essere messe in atto. Devono essere date risposte concrete ai piccoli, ma anche ai più grandi perché, così facendo, questi ultimi diventano figli di un Dio minore”. Al sopraggiungere dell’età adolescenziale, infatti, i ragazzi non potranno più seguire la terapia cognitiva-comportamentale, ma per loro dovranno essere previsti progetti di vita, attività finalizzate ad acquisire specifiche autonomie indispensabili per arrivare un giorno ad essere, appunto, autonomi. “Dopo tre anni – si chiede la Vecchio – cosa succederà?”

Operai comunali a lavoro per illuminare il castello

Per la Giornata dell’autismo il Comune di Nicotera ha risposto alla richiesta dell’Angsa illuminando di blu il castello. “Ringraziamo per la disponibilità dimostrata – afferma la Vecchio – il commissario Nicola Auricchio e il personale dell’ufficio tecnico comunale, nonché la ditta responsabile dell’illuminazione”. Adesso, obiettivo dell’Angsa sarà quello di dare risposte certe ad un’utenza sempre più numerosa perché “l’autismo non è una patologia a termine. I progetti terminano, l’autismo purtroppo dura tutta la vita”. L’associazione ha già chiesto all’Asp una proroga del programma e alla Regione che il Centro diventi un polo fisso, stabile, autorizzato e accreditato, nonché, occupazionale e polifunzionale, altresì, residenziale per i ragazzi più gravi al fine di accogliere chiunque soffra di questo grave disturbo delcomportamento. L’idea, quindi, è di poter effettuare, adesso che il reparto è stato avviato e dopo la collocazione di alcuni letti, anche i ricoveri. Ciò consentirà di mettere a disposizione delle persone affette da disturbi autistici e dei loro familiari, una struttura idonea e personale specializzato.

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