Mileto, presentato il centro diurno “ Gocce di memoria” rivolto ai pazienti affetti da alzheimer ed altre forme di demenza

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Presentato il Centro diurno “ Gocce di memoria” promosso  da “Cooperazione Sud per l’Europa”, rivolto ai pazienti affetti da alzheimer ed altre forme di demenza. Una risposta concreta e umana ad una  patologia che sta sempre più diventando un’emergenza sia dal punto di vista sanitario che sociale e  umano.

La dott.ssa Vittoria Vardè

Il centro la cui responsabile è la dottoressa  Vittoria Vardè, psicologa-psicoterapeuta e psicodiagnosta, è operativo dal 3 aprile ed ha una capacità di ricettiva di 13 utenti. Aperto dal lunedì al venerdì,  è autorizzato dalla Regione Calabria. Svolge funzioni di carattere socio-assistenziale, riabilitativo e di mantenimento delle autonomie residue perseguendo l’obiettivo di offrire ad ogni singolo ospite, attraverso un piano di assistenza individualizzato, un sostegno integrato alla vita quotidiana orientato a valorizzare le competenze ancora presenti, attraverso attività diversificate e momenti di animazione grazie alla presenza di  operatori specializzati nel settore delle demenze. L’obiettivo è quello di coinvolgere i pazienti attraverso interventi socio-riabilitativi e ricreativi in attività che mirino a stimolare le capacità cognitive e relazionali. Nel centro sono inoltre previsti gruppi formativi e di sostegno per familiari finalizzati al miglioramento della qualità della vita e attività di supporto terapeutico.

Il centro “Gocce di memoria” offrirà un luogo dove le persone accomunate dallo stesso problema possano condividere liberamente i sentimenti di solitudine e inutilità che la malattia comporta all’interno di un ‘atmosfera accogliente e rilassata.

Essendo la demenza una malattia multidimensionale il progetto riabilitativo del Centro diurno prevede un programma di intervento, interdisciplinare e integrato, strutturato in misura compatibile con i livelli di compromissione cognitiva e funzionale degli ospiti. Le attività proposte rispondono ad obiettivi realistici, adeguati all’età, agli interessi pregressi, permettendo alla persona malata di riscoprirsi “persona” e di assumere un ruolo nel gruppo, all’interno del quale riconoscersi. Sono previsti programmi di stimolazione cognitiva, attività di  terapia occupazionale, attività di psicomotricità, attività di animazione, gite sul territorio.

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