Stefanaconi: prosegue l’attività dell’amministrazione Solano. Ecco tutti i punti discussi nell’ultimo consiglio comunale.

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Consiglio comunale con parecchi punti all’ordine del giorno quello che si è tenuto venerdì a Stefanaconi. Un confronto serrato durato oltre tre ore per illustrare, discutere ed approvare molti importanti atti. Tutto ciò a testimonianza del grande lavoro che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Solano sta portando avanti con grande energia e impegno.

La discussione ha avuto inizio – dopo la lettura e l’approvazione del rendiconto della gestione relativo all’anno 2017. Su questo punto il primo cittadino – dopo aver ricordato che l’ente, nel 2015, ha approvato il ripiano del disavanzo straordinario di amministrazione – non ha mancato di rilevare come il disavanzo di amministrazione registrato con il rendiconto dell’esercizio 2017 risulta migliore  rispetto al disavanzo straordinario, che non esistono debiti fuori bilancio, che l’ente risulta non deficitario e rispetta il pareggio di bilancio per l’anno 2017, come risulta dalla certificazione inviata alla Ragioneria Generale dello Stato lo scorso 30 marzo.

Si è passato poi ad esaminare lo Schema di Regolamento comunale per l’attuazione del Regolamento UE 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali. I trattamenti dei dati personali – ha ricordato in questo caso il primo cittadino – sono compiuti dal Comune per l’esecuzione  di un compito di interesse pubblico o connesso all’esercizio  di pubblici poteri o l’adempimento  di un  obbligo  legale  al quale  è soggetto  il Comune, per l’esecuzione di un contratto con soggetti interessati ovvero per specifiche finalità diverse, purché l’interessato esprima il consenso al trattamento. A vigilare sulla corretta applicazione del regolamento sarà un Responsabile della protezione dei dati (RPD), che sarà designato con provvedimento del Sindaco. Nel caso in cui un tipo di trattamento, possa presentare  un rischio  elevato  per  i diritti  e le libertà  delle  persone fisiche, il Titolare, prima di effettuare il trattamento medesimo, dovrà attuare una valutazione dell’impatto del medesimo trattamento (DPIA), considerati la natura, l’oggetto,  il  contesto  e  le  finalità  dello  stesso  trattamento.

Il civico consesso ha poi dato via libera al Regolamento per l’installazione e l’utilizzo di impianti di videosorveglianza e foto-trappole. Le finalità del suddetto impianto, – ha rimarcato il sindaco –  sono quelle di consentire: a) l’attivazione di misure di prevenzione e di tutela della pubblica sicurezza in ambito comunale; b) la ricostruzione, in tempo reale, della dinamica di atti vandalici od azioni di teppismo nei luoghi pubblici di principale frequentazione, per permettere un pronto intervento della Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine; c) la vigilanza ambientale, in particolare per scoraggiare e prevenire l’increscioso e diffuso fenomeno dell’abbandono di rifiuti e la creazione di “microdiscariche” sparse nel territorio comunale; d) l’attivazione di uno strumento operativo di protezione civile sul territorio comunale. L’attività di videosorveglianza suddetta, raccoglierà esclusivamente i dati strettamente necessari per il raggiungimento delle finalità perseguite, registrando le sole immagini indispensabili, nel rispetto dei principi di pertinenza e non eccedenza. La localizzazione delle telecamere e le modalità di ripresa saranno quindi stabilite in modo conseguente. I segnali video delle unità di ripresa saranno raccolti da una stazione di monitoraggio e controllo ubicata presso la centrale operativa del Servizio di Polizia Municipale, dove poi le immagini saranno registrate su supporto digitale (hard disk). L’accesso alla postazione pc di archiviazione delle immagini, oltre al Responsabile, sarà consentito solamente al Sindaco o suo delegato, al personale in servizio di Polizia Municipale e al tecnico autorizzato.

Il civico consesso stefanaconese si è poi soffermato a discutere e ad approvare il Regolamento per la gestione dei rifiuti speciali inerti con l’obiettivo di prevenire il fenomeno delle discariche abusive. Il deposito temporaneo dei rifiuti speciali inerti, – ha specificato il sindaco Solano – provenienti da attività di demolizione e costruzione dovrà avvenire su appositi contenitori scarrabili delle ditte autorizzate, che, in osservanza della normativa sui rifiuti, li conferiranno alle relative discariche autorizzate della Regione o della Provincia, o agli specifici impianti di trattamento. L’eventuale occupazione di suolo pubblico dovrà essere preventivamente autorizzata, e sarà soggetta alla specifica tassa comunale. Contestualmente alle richieste di rilascio di autorizzazioni e/o permesso di costruire, C.I.L.A., S.C.I.A., occorrerà allegare la ricevuta di versamento di un deposito cauzionale di € 200,00 fino a 3/mc., oltre i quali, € 50,00 per mc. o frazione di esso. Lo smaltimento dei rifiuti inerti sarà a carico del produttore, ovvero del proprietario dell’immobile. Oltre alle sanzioni previste dalle leggi, la mancata osservanza delle disposizioni contenute nel presente regolamento, accertate dalla Polizia Municipale, comporterà l’applicazione di una sanzione amministrativa sia per il titolare dei lavori edili, che per la ditta incaricata dello smaltimento dei rifiuti, nella seguente misura: a) da € 500,00 e fino € 5.000,00 per il titolare dei lavori e b) da 750,00 e fino a € 5.000,00 per la ditta incaricata dello smaltimento dei rifiuti.

Si è poi passati all’approvazione del Regolamento che disciplina le modalità di rateizzazione della Tari posto che – ha detto ancora il sindaco – è obiettivo di questa amministrazione adoperarsi per combattere la evasione tributaria sforzandosi tuttavia di venire incontro ai cittadini morosi attraverso forme di rateizzazione, stante il particolare disagio del contesto sociale in cui viviamo. Il regolamento in questione, definisce situazione di obiettiva difficoltà tutto ciò che comporta una diminuzione considerevole del reddito e può trovare causa in un momento di congiuntura economica generale negativa, nella difficoltà di mercato in cui versa la singola impresa e/o persona fisica, in calamità naturali riconoscibili ovvero negli elementi soggettivi specificati al comma seguente. Di conseguenza saranno considerano cause soggettive: a) lo stato di salute proprio o dei propri familiari – ovvero qualunque altra condizione documentabile che impedisca di svolgere la normale attività lavorativa; b) qualunque altra condizione economica sfavorevole, anch’essa documentabile, che non consenta l’assolvimento del debito tributario. Il carattere temporaneo della situazione di obiettiva difficoltà è riferito: 1) per le imprese individuali e le società di persone, ai sei mesi precedenti la presentazione della domanda; 2) per le società di capitali, all’anno precedente la presentazione della domanda. Nel caso di persona fisica e ditte individuali, lo stato di disagio è riferito alle seguenti situazioni: a) Anziano/a con più di 60 anni titolare di pensione sociale o assegno al minimo; b) Disoccupato/a iscritto/a al collocamento; c) Lavoratore non occupato in mobilità o in cassa integrazione; d) Inoccupato/a che ha perso il lavoro e/o l’indennità di cassa integrazione e/o mobilità nell’anno precedente; e) Disabile con lo stato di handicap accertato e invalido civile con percentuale non inferiore al 75% (allegare certificato rilasciato dalla struttura pubblica); f) Soggetto in cura presso comunità terapeutica; g) Soggetto in stato di detenzione presso istituto di pena; h) Soggetto in stato di indigenza che usufruisce di assistenza sociale o alloggiativa, prestata dal Comune o dall’Ente e/o associazione competente; i) Altro, con riferimento a particolari e momentanee situazioni di difficoltà economiche autocertificate dal richiedente. A dimostrazione di ciò dovrà essere prodotta istanza autocertificante lo stato di disagio di cui ai precedenti punti redatta su modello predisposto dall’Ufficio Tributi. Se il richiedente è invece una Società in momentanea difficoltà economica andrà allegata alla richiesta una visura camerale aggiornata. La richiesta di rateizzazione del debito relativa agli anni 2014-2015-2016-2017 dovrà essere presentata  entro il 1° settembre 2018. Previo accoglimento della richiesta da parte dell’ufficio tributi, la rateizzazione potrà essere accordata per un  massimo di  6 (sei) rate trimestrali.  La prima rata dovrà essere versata, pena decadenza dalla rateizzazione, entro il termine perentorio del 1° Ottobre 2018. La prima rata corrisponde all’importo dovuto per l’anno 2014, comprensivo degli interessi legali, mentre il restante debito verrà spalmato in 6 rate trimestrali, con scadenza il terzo mese successivo alla data prevista per il primo versamento. Entro trenta giorni dal ricevimento della domanda o della documentazione aggiuntiva richiesta, il Funzionario Responsabile adotterà il provvedimento di concessione della rateizzazione ovvero di diniego sulla base dell’istruttoria compiuta. Decorso il termine di trenta giorni la domanda dovrà intendersi accolta.

Sono state poi apportate alcune modifiche al regolamento relativo al servizio di gestione e distribuzione dell’acqua potabile. Adesso pertanto, lo scavo per l’allacciamento idrico e/o fognario dovrà essere eseguito a sezione determinata ed avere una profondità minima di cm 40. A garanzia della corretta esecuzione delle opere di allacciamento e per il rifacimento del manto stradale, il richiedente dovrà costituire un deposito cauzionale a favore del comune che, in sede di prima applicazione, sarà di € 50,00 a ml di scavo della sede stradale. In via transitoria, inoltre, per tutti gli Utenti privi di contatore ovvero di contatore guasto o  illeggibile, sarà previsto l’addebito di un consumo medio pari a 20 mc/mese in attesa di acquisire delle letture valide. Altre modifiche hanno riguardato la prassi relativa alla disdetta e alla rimozione dei contatori.

Approvate infine alcune modifiche del regolamento dello stesso consiglio comunale e relative alle modalità con cui si esercita il diritto di interpellanza e di presentare una mozione, nonché la previsione di inviare l’’avviso di convocazione del consiglio stesso, ai consiglieri comunali, tramite PEC all’indirizzo di posta elettronica certificata, dagli stessi indicato. Al fine di promuovere la partecipazione diretta e l’informazione libera dei cittadini all’attività politico-amministrativa del Comune, è stato poi disciplinato il servizio di ripresa e trasmissione audio/video delle riunioni del Consiglio Comunale medesimo e la pubblicazione delle sedute tramite internet, stabilendo che le riprese video  effettuate dal Comune saranno messe a disposizione dei cittadini in un archivio consultabile sul sito del Comune entro quattro giorni dalla chiusura della seduta.

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