Al Consiglio Nazionale delle Consulte studentesche, il coordinamento della Calabria, focalizza l’attenzione sul tema dei Trasporti.

Nessun commento Share:

Tutti i Presidenti delle Consulte Provinciali e Regionali Studentesche d’Italia si sono incontrati a Pomezia dal 6 al 9 Maggio per discutere e proporre soluzioni condivise su problematiche urgenti. Tra essi anche i cinque rappresentanti degli studenti calabresi (Luca Fabiano CPS Cosenza, Domenico Cristiano CPS Reggio Calabria, Roberto Sestito CPS Catanzaro, Vincenzo Marino CPS Crotone, Antonio Lacquaniti CPS Vibo Valentia) guidati dalla Responsabile regionale, Franca Falduto. Sono stati analizzati temi che riflettono i reali interessi degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado con l’istituzione di quattro commissioni tematiche già determinate dall’Ufficio di Coordinamento Nazionale delle Consulte: Alternanza scuola-lavoro, Pari opportunità e Agenda 2030, Rappresentanza e Comunicazione, Diritto allo studio e Trasporti.

La commissione Alternanza Scuola-Lavoro si è spinta sul fronte di modifica della carta dei diritti e dei doveri, aggiungendo specificazioni e approfondimenti in merito al monte ore e alle particolarità del tessuto imprenditoriale nel territorio nazionale. Quella delle Pari Opportunità si è basata sull’agenda 2030 incluse proposte di convocazione di Forum studenteschi e Stati Generali.

Per la rappresentanza, è stata illustrata una valida modifica del DPR 567/96 che andrà al vaglio dell’Ufficio Legislativo del MIUR. Per il Diritto allo Studio si è spaziato dall’edilizia scolastica ai Trasporti trattati anche da una commissione di Referenti regionali su proposta di Franca Falduto e delle Consulte della Calabria che negli ultimi tre anni si sono impegnate tanto in collaborazione con l’Assessore regionale Musmanno. Il risultato di far pervenire alla Conferenza Stato –Regioni un documento unitario delle Consulte studentesche italiane è stato raggiunto allo scopo di esonerare la mobilità studentesca dal vincolo capestro del rapporto costi-ricavi perché non farlo significherebbe favorire la dispersione scolastica e la microcriminalità mentre lo Stato ha il dovere di sostenere la pratica della cittadinanza democratica attraverso la circolazione delle idee ed il confronto anche fisico tra i giovani.

 

Condividi questo Articolo
Previous Article

Vibo Valentia, sequestrati un’autocisterna modificata e gasolio di illecita provenienza

Next Article

Soriano Calabro: 104 anziani in gita, in Sicilia, grazie all’amministrazione comunale.

You may also like