Governo in alto mare. Salvini e Di Maio: Dateci tempo…per trovare la dritta

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Pino Macino, da Pupari & Pupi

Poveretti…hanno ancora bisogno di tempo.Prima per pensare ai temi…poi eventualmente per riflettere sui nomi….poi, infine, per fare il nome del prestanome  del Presidente del Consiglio. Il Mattarella sta perdendo la pazienza …ma dà ancora tempo. E gli sciagurati pensano solo a dire che  – appena pazientemente avranno finito – decideranno  ma seguendo i  responsi della Sibilla cumana dei  gazebo in Piazza ( quanto ai leghisti)i e il risultato  del voto on line sulla piattaforma Roussesu ( quanto  gli incantati dalle stelle). E noi che pensavamo che stasera potevamo dare sfogo alla rappresentazione della farsa siamo rimasti con il naso all’insù delusi forse di più per la mancata decisione di Mattarella di mandarli  al vaffa delle origini grilline. E vabbè!  cosa volete che sia un altro mesetto davanti all’eternità !?….meno di un soffio di vento. Ma a sentirli dicono che stanno facendo la storia.Poveri noi.

I miei lettori, pazienti ed affettuosi, sanno che io ho una visione molto semplificata del mondo.Penso, però, che questa sia anche efficace. Pupari e pupi non è una catalogazione  senza senso…e normalmente accade che sia proprio la difficoltà di riportare l’umanità a quella distinzione…che muove il dubbio…quello che ti aiuta a capire…a non cadere in facili trappole. Proviamo ora  ad applicare questo curioso modo di ragionare  ad una  riflessione  sulla formazione altrettanto curiosa e singolare di questo nuovo governo. Protagonisti ufficiali sono Di Maio ed il senatore di Rosarno. E’ ciò che appare. Ma lo è ? Pupari? mha! Si incontrano dappertutto, scrivono o leggono bozze di contratto da fare invidia al  più occupato dei notai. Prima i temi…dicono..poi i nomi.Ma i nomi non li fanno.Ma se  loro dovranno fare i  nomi…i nominati saranno pupi?  Ma Mattarellone dice che i nomi  dovrà farli e accettarli lui. Allora sarà lui il Puparo? Ma prima di lui c’è Casaleggio, il comproprietario della ditta pentastellata. Dice che se i quattro gatti ammessi a cliccare non diranno “sì”….tutta la fatica di giggino  non approderà a nulla. I pupari, dunque, chi sono?….gli incontrollabili controllori della Piattaforma Rousseau o i loro controllati….ma chi controlla i controllori ancora nessuno lo sa.  Per un attimo fermiamoci sul nome da dare al Presidente del Consiglio.Nessuno di noi lo conosce. Non potrà essere che un signorsì,…perchè non risulta che alcuno lo abbia fino al momento consultato o interessato alla stipula del famoso contratto.Sarà, dunque, un pupo . E se pretendesse  autonomia?..non durerebbe. Sicuramente possiamo solo pensare  ad un prestanome…quanto basta e quanto serve per  farci raccontare  – ancora e confusamente –  che le consultazioni del 4 Marzo hanno avuto dei vincitori. Pronti ,sempre,  a chiudere forno e bottega…. appena gli otto voti di maggioranza al Senato saranno ricomprati dal riabilitato. Storia vecchia e sperimentata. Alla fine converrebbe per un paio d’anni tenerci Gentiloni perchè se è un Pupo il suo Puparo  oramai  è  fuori uso ed il Puparo in seconda non sta tanto bene.
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