Un indagato per la morte di Soumayla. Lo sfogo del Consigliere regionale Michele Mirabello.

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michele mirabello

Lo sfogo del Consigliere Regionale calabrese Michele Mirabello è severeo: < Vedere l’intero Senato in piedi che tributa un lungo applauso a sacko soumayla, sindacalista maliano barbaramente ucciso in Calabria fa amaramente riflettere sul dibattito di cui si è reso protagonista il consiglio regionale della Calabria ieri sera. Il presidente del consiglio Conte ha voluto ricordare il giovane sacko con riferimenti, termini e parole non dissimili da quelle usate dal sottoscritto e dai colleghi di maggioranza nel sostenere l’ordine del giorno che era stato depositato e che ho sottoscritto insieme ai colleghi Giudiceandrea, Nucera e Romeo. Eppure le reazioni e l’esito delle due aule sono stati ben diversi. Da una parte assurde elucubrazioni sulle indagini in corso, distinguo e parole anche inaccettabili, come la definizione di “miserabili” attribuita a chi ha chiesto all’assise di Palazzo Campanella di pronunciarsi esprimendo la dovuta solidarietà. Dall’altra solo silenzio, commozione, partecipazione, applausi. Dispiace dover constatare che avevamo visto giusto ieri, e che proprio chi ha parlato di strumentalizzazioni abbia voluto usare argomentazioni pretestuose e melina per impedire al consiglio di assumere per come richiesto le dovute determinazioni.>

C’è un indagato per l’omicidio di Soumayla Sacko, il 29enne del Mali ucciso a colpi di fucile sabato sera a San Calogero. Nel corso del pomeriggio, i Carabinieri di Tropea hanno notificato a un uomo, un italiano del posto, un “avviso della persona indagata” e contestuale “notifica di accertamenti tecnici non ripetibili” in relazione all’omicidio, emesso dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia che coordina le indagini. Si tratta di un agricoltore di 43 anni, incensurato e residente nel Vibonese. Dopo essere stato convocato dalle autorità, si è recato in caserma per la notifica. Non ha fornito alibi o spiegazioni. L’arma, presumibilmente un fucile, non è stata trovata.

Secondo gli investigatori sarebbe escluso il movente razzista. L’esame stub per verificare se ha sparato L’uomo indagato sarà sottoposto a un esame stub per accertare la presenza di polvere da sparo sulle mani e sui vestiti. Un accertamento che può determinare il prosieguo delle indagini: se il test infatti risultasse positivo scatterebbe l’arresto nei confronti dell’indagato. Sulla sua identità c’è il massimo riserbo della Procura e dei Carabinieri.  Il discorso in Senato del premier Oggi tutto il Senato ha applaudito in piedi il maliano Soumaila Sacko, sindacalista dei braccianti, ucciso sabato sera nel vibonese. I senatori di tutti gli schieramenti si sono alzati ad applaudire dopo che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva rivolto “un commosso pensiero” al bracciante ucciso. L’Unhcr: misure per integrazione Intanto, l’Unhcr esprime profondo dolore per l’uccisione di Soumaila Sacko, attivista per il sindacato Usb e per il ferimento di altri due lavoratori stagionali. “Siamo profondamente scioccati per la tragica scomparsa di Soumaila Sacko e siamo vicini ai familiari e agli amici delle vittime.

In un clima sempre più caratterizzato da tensioni e intolleranza, condanniamo questo episodio di brutale violenza che si è consumato in un territorio complesso e caratterizzato da situazioni di forte degrado, marginalità e sfruttamento”, dichiara Felipe Camargo, rappresentate dell’Unhcr per il Sud Europa. Negli insediamenti informali nell’area di Rosarno, molti dei quali hanno assunto un carattere permanente, nel tempo hanno trovato una sistemazione oltre 1.000 persone tra cui richiedenti asilo, titolari di protezione e lavoratori con regolare permesso di soggiorno. “È solo attraverso prospettive di piena inclusione sociale, in presenza di un regolare accesso ai servizi e di tutela legale che sarà possibile sottrare queste persone a forme di sfruttamento,” dichiara Camargo. L’Unhcr chiede che vengano tempestivamente realizzati gli interventi per il territorio della Piana di Gioia Tauro, condivisi dalla Regione Calabria con la nostra Agenzia, che comprendono servizi sanitari, sociali e alloggiativi per i rifugiati che vivono sul territorio in condizioni di estremo disagio e marginalità. L’Unhcr auspica che le misure previste dal Piano Nazionale di Integrazione siano sostenute da risorse adeguate per garantire interventi sempre più efficaci per l’accoglienza e l’integrazione.

Mentre le indagini proseguono e si chiariscono le responsabilità di questo omicidio, l’Unhcr condanna con fermezza anche ogni irresponsabile tentativo di fomentare discriminazioni e strumentalizzare episodi gravi, come questo, e chiede che i fatti siano riportati dai media e dagli attori politici con la dovuta chiarezza e accuratezza. Il Prefetto incontra i lavoratori E resta alta l’attenzione della Prefettura di Reggio Calabria sull’area della vecchia tendopoli di San Ferdinando. Il Prefetto Michele Di Bari – spiega una nota – insieme al Sindaco di San Ferdinando ed alla presenza del Questore, del Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri e del Comandante provinciale della Guardia di Finanza – ha incontrato, presso il Comune di San Ferdinando, una delegazione di lavoratori stagionali, ospiti della tendopoli, che nella mattinata di ieri avevano organizzato un corteo di protesta per le vie della cittadina.

Il Prefetto, dopo aver espresso il proprio cordoglio nei confronti dei familiari del giovane maliano ucciso e aver stigmatizzato ogni forma di violenza, “che non porta a nulla se non ad allontanare la risoluzione dei problemi”, ha ascoltato i numerosi cittadini extracomunitari presenti in quei territori, per il tramite del rappresentante sindacale dell’USB. A tal proposito, il Prefetto ha ricordato come, già negli scorsi mesi, la problematica relativa alla sistemazione alloggiativa dei migranti dell’area di San Ferdinando sia stata oggetto di numerosi incontri presso il Palazzo del Governo, per l’individuazione di soluzioni alternative da destinare ai migranti presenti in quel territorio. Numerose sono state, inoltre, le riunioni del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che si sono susseguite in Prefettura per analizzare in modo congiunto le problematiche emerse e predisporre un piano di azione, coordinato e condiviso, volto a realizzare soluzioni idonee ad assicurare condizioni di vita dignitose ed offrire ai migranti una adeguata sistemazione.  Il presidente della Camera Fico: è schiavitù “Ancora oggi, nel 2018, esistono nel nostro Paese realtà di vera e propria schiavitù, luoghi in cui la dignità dei lavoratori non esiste. Parliamo di profondo degrado che uno Stato democratico e civile non può e non deve permettere. Soumayla è stato assassinato a colpi di fucile mentre era insieme a due connazionali, a cercare lamiere per un riparo, per la sua baracca. Sulla sua morte gli inquirenti stanno indagando per capire la dinamica e il movente.

A loro il compito di fare luce al più presto e capire in quale contesto si è consumato questo atto brutale e se ci sono collegamenti con l’attivismo di Soumayla contro il caporalato”. Lo scrive in un post su facebook il presidente della Camera Roberto Fico. “A me, a tutti noi, il compito di fare sentire la nostra presenza umana e fisica nella piana di Gioia Tauro, a Rosarno, a San Ferdinando, nelle terre del dolore e dell’emarginazione, dove i diritti inviolabili dell’uomo continuano a essere negati. Perché questo è il senso dello Stato e delle istituzioni”, sottolinea Fico. Sindacato Usb lancia raccolta fondi per famiglia Una raccolta fondi per i famigliari di Soumaila Sacko e manifestazioni a Milano e Roma. Sono le iniziative lanciate dalla Usb, sindacato di base con cui in Calabria il ragazzo militava per i diritti dei braccianti e contro il caporalato.

in parte fonte Rainews

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