Serra San Bruno: in piazza Tedeschi, i prodotti del progetto “Green Hero” coltivati dai migranti.

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Appuntamento in piazza estivo per i ragazzi dei centri d’accoglienza gestiti dalla Stella del Sud che attraverso il progetto “Green-Hero”, realizzato dalla collaborazione tra Cooperativa sociale Stella del Sud guidata da Nicola Marchese, associazione di SMOM (Solidarietà Medico Odontoiatrica nel Mondo) diretta da Caterina Vetrò e la cooperativa SEA (Salute energia e ambiente) di Antonio Serrao hanno messo in mostra i prodotti coltivati in piazza Tedeschi a Serra San Bruno.

Tra questi c’erano: melanzane, pomodori, peperoni e peperoncini, fagiolini di diverso tipo, zucchine e prezzemolo. Tutto rigorosamente biologico e a chilometro zero, il che ha reso competitivo anche sul prezzo. I prodotti sono controllati quotidianamente anche perché la cooperativa Sea, s’incarica di analizzare tutto quanto ruota intorno alla filiera, anche i minimi particolari. Un esempio è l’acqua usata per irrigare i campi che deve rispondere a dei requisiti lontani dalla contaminazione, per rendere il prodotto più sano. Tutto il raccolto è andato esaurito nell’arco della giornata. Quest’iniziativa è la conclusione di una filiera a largo respiro che prevede tutto il processo agricolo, partendo dalla pulizia e aratura dei terreni, fino alla vendita.

Il progetto, altresì è una forma d’integrazione per i giovani immigrati ospiti dei centri di accoglienza, i quali hanno inteso quest’esperienza oltre che per entrare in contatto con una nuova forma di cultura anche per potersi garantire un futuro. Infatti, la Calabria come ormai noto da tempo è alla ricerca di coltivatori che possano fare rifiorire l’agricoltura e di conseguenza l’economia utilizzando ogni forma ecologica. I prodotti biologici, molto appetibili sul mercato potrebbero dare un spinta positiva oltre che la coltivazione dei terreni potrebbe preservarli dal rischio idrogeologico. Quello appena passato sarà il primo di una serie di appuntamenti itineranti nelle provincie di Catanzaro e Vibo Valentia. Tutto il ricavato è stato devoluto interamente ai migranti che partecipano al progetto.

 

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