Joppolo, il percorso naturalistico mare-monti diventa realtà

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Il percorso naturalistico che dal lungomare si inerpica per 11 chilometri (andata e ritorno) fino a raggiungere la frazione monte Poro, a 710 metri sul livello del mare, è stato inserito tra gli itinerari nazionali del Club alpino italiano (Cai) con il numero identificativo di “715”.

La decisione è stata assunta dopo l’ultimo sopralluogo di agosto effettuato da Marco Garcea, responsabile Cai Calabria insieme a Vincenzo Paris e Raffaele Grimaldi accompagnati lungo il sentiero dal presidente del consiglio comunale, Florinda Albino e dal volontario Sisto Gurzì. “Un percorso – affermano gli esperti – che unisce le caratteristiche più belle della Calabria: il mare ricco di cultura e di storia e il Poro con le sue verdi distese e con i suoi prodotti tipici locali”.

Il sentiero propone come punto di partenza il lungomare di Joppolo sul quale svetta maestosa l’antica torre “Parnaso”, memoria storica di un passato fatto di scorrerie, devastazioni, sconfitte e rinascite. Attraversando le piccole stradine realizzate in pietra granitica attorniate dai caratteristici muretti a secco, si arriva all’antico borgo di Caroniti quindi all’altopiano del Poro, uno dei luoghi più suggestivi della provincia per le sue immense aree tipicamente montane, tanti, infatti, i castagneti che raggiungono il culmine nella zona cardine e punto di riferimento di chiunque arrivi: il Santuario della Madonna del Carmelo.

Due i punti panoramici individuati dagli esperti, l’affaccio “Calafatoni” e l’area “Bellavista Caroniti” da dove è possibile ammirare un panorama mozzafiato, il porto di Gioia Tauro, lo Stretto di Messina, l’Etna e le isole Eolie, cinque le fontane pubbliche alimentate da sorgenti naturali. Presenti, lungo il tragitto, anche alcuni comodi parcheggi per i meno sportivi.

“L’obiettivo dell’amministrazione comunale – dichiara Florinda Albino – è quello di rivalorizzare il tragitto, avviando procedure di riqualificazione dello stesso e classificando, altresì, la flora e la fauna che lo caratterizzano. Ciò, permetterà di organizzare delle escursioni nel periodo primaverile-estivo-autunnale. Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro profuso dal consigliere Ambrogio Scaramozzino, dai volontari del Servizio civile, da Antonello Zoccali e soprattutto da Gurzì che hanno reso nuovamente fruibile questo singolare sentiero”.

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