Elezioni, Ricottilli getta la spugna e lascia campo libero a Marasco

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antonio ricottilli
antonio ricottilli

Si conosceranno solo domani a mezzogiorno le liste ed i relativi candidati per il rinnovo del consiglio comunale. Le incertezze, infatti, sono ancora tante e il pentolone delle trattative non raggiunge neppure in queste ultime ore temperature elevate. Qualche schiarita tuttavia non manca ed è legata alla riduzione del lotto degli aspiranti alla carica di sindaco e, quindi, delle liste che, a questo punto, dovrebbero essere solo due. Il primo ad abbandonare il campo è l’ex sindaco Totò Ricottilli. Nonostante l’impegno e l’entusiasmo profusi, non è riuscito a trovare la quadratura del cerchio. C’è andato ad un pelo, ma quando sembrava che tutto fosse definito, il vento ha cominciato a soffiare in senso contrario. Il progetto messo in piedi dialogando con un gruppo di giovani, pure loro proiettati al varo di una lista, s’è così sciolto come neve al sole. Ricottilli, vecchio lupo di mare, tira la barca in secco, mentre i giovani restano in campo nel tentativo di recuperare in extremis il bandolo della matassa.

pino marasco
pino marasco

Non sarà un lavoro facile, ma potrebbero riuscirci. In caso contrario, la campagna elettorale vedrà puntare al Palazzo solo lo schieramento guidato da Pino Marasco al quale, in assenza di antagonisti, rimarrebbe solo l’incombenza di lavorare per battere il quorum. Incombenza non lieve perché, alla resa dei conti, potrebbe essere proprio l’astensionismo l’ostacolo più serio lungo la strada che porta a palazzo Convento. Dovesse essere presentata solo la lista di Marasco prenderebbe decisamente consistenza la crisi delle forze politiche di centrosinistra che, con l’aria che tira, rischiano di rimanere tagliate fuori dalla competizione elettorale. Non è ancora chiara, infatti, la posizione del Psi, mentre il Pd ha affidato ad un documento l’esposizione del suo pensiero sulla situazione elettorale in corso. In realtà, sin dalle prime riunioni, Manuel Reggio, segretario del circolo nicoterese, ha manifestato forti perplessità sulla strategia portata avanti dalle nuove leve della politica impegnate prima a comporre una lista e poi ad individuare la figura del sindaco. Il segretario pdiessino avrebbe voluto l’esatto contrario. Avrebbe voluto, cioè, come candidato a primo cittadino una figura <non collegabile ad un partito, ad una specifica associazione o ad una sigla>, bensì <espressione del sentire civile, sociale e lavorativo> e in discontinuità col passato.

anna maria giofrè
anna maria giofrè

Posizione questa non condivisa dagli altri con conseguenza uscita di scena del Pd. Accantona l’idea della candidatura anche Anna Maria Giofrè, esponente di Forza Italia, che, comunque, precisa di non voler far mancare il suo sostegno <alla lista a cui appartengo politicamente, circostanza che intendo sottolineare fin da ora in quanto ciò non può essere messo in discussione da parte di chi, come me, ricopre ruoli politici>. Auspica, infine, che <la futura amministrazione tenga sempre a mente quale obiettivo da perseguire il bene collettivo e mai individuale; che sappia dare voce alle esigenze della comunità tutta in un contesto in cui la Città ha bisogno di nuovi slanci e adeguate iniziative perchè molti cittadini sono in stato di bisogno>.

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