MICHELE TRIPODI SINDACO DI POLISTENA: “RIDURRE DEL 35% GLI STIPENDI DEGLI AMMINISTRATORI. ALZARE I SALARI DEI LAVORATORI”.

Nessun commento Share:

Michele Tripodi sindaco di Polistena afferma:”Non mi scende giù il fatto che nelle prime settimane di Gennaio tantissime Amministrazioni italiane e colleghi Sindaci si sono aumentati gli stipendi sulla base della previsione automatica della legge finanziaria”.

Michele Tripodi continua:”Il problema è proprio questo, ovvero che lo abbia deciso il Parlamento. Si tratta di una legge infatti, la finanziaria, approvata da quello stesso Parlamento che ha dimostrato in questi giorni il meglio della sua incapacità, nella mancata elezione di un nuovo Presidente della Repubblica.

E per quanto mi riguarda non si deve neanche minimamente immaginare di applicare la proprietà transitiva SINDACO=PARLAMENTARE in tema di stipendi e indennità.

Voglio essere e sono libero di dire che la decisione del Parlamento sull’aumento delle “nostre“ indennità è vergognosa e inaccettabile”.

Michele Tripodi ancora aggiunge: ”Lo dico chiaro. No. È insopportabile che i Sindaci e le Amministrazioni italiane, unico presidio di democrazia e di vera rappresentanza rimasto, debbano essere omologati, appunto per legge, a una classe parlamentare inetta e prezzolata che aumenta le indennità dei Sindaci per poter nascondere il proprio, di portafogli, barattando il <<“volemosi bene>> dei Primi Cittadini italiani.

È giusto che i Sindaci percepiscano l’indennità per il ruolo che svolgono, ma è sbagliato aumentare per un automatismo di legge l’indennità di funzione di chicchessia in un momento in cui il popolo ha affrontato e affronta grandi difficoltà quotidiane, sociali ed economiche.

L’inflazione sta erodendo gli stipendi e i salari dei lavoratori, le pensioni.

La priorità oggi è aumentare i redditi delle famiglie non altro”.

Michele Tripodi rimarca:  ”Ancora, dico no. I Sindaci e gli amministratori locali non possono prestarsi a questa furba strategia di omologazione della quale rischiamo tutti di rimanere vittima.

E visto che qualcuno dei colleghi si sta già difendendo dicendo che la “legge è legge”, allora propongo a tutti i Sindaci di reagire con una delibera ufficiale che abbatta del 35% le indennità di carica e istituisca con i risparmi ottenuti un fondo per la solidarietà alimentare e per i giovani disoccupati del Mezzogiorno”.

Infine Michele Tripodi conclude:  ”Annuncio che questa nostra diversità di pensiero e di visione politica si concretizzerà nei prossimi giorni con un atto formale nel mio Comune, a Polistena, come del resto ho già sempre fatto in passato, dove le battaglie per i diritti dei più deboli sono state un esempio del buon governo passato, presente e futuro. Per tutti.

Proponiamo di fare quello che faremo noi a Polistena, anche agli altri Comuni della Piana dove, con molto dispiacere, osservo che alcuni colleghi sono stati molto frettolosi ad alzarsi lo stipendio al grido sacrificale: <<dura lex sed lex>>.

Non ce ne voglia nessuno ma la mia, la nostra, è e sarà una battaglia politica contro privilegi, vitalizi reversibili, aumenti di prebende e indennità che appunto è solo all’inizio”.

 

Condividi questo Articolo
Previous Article

SANREMO: MICHELE AFFIDATO ORAFO UFFICIALE DEL FESTIVAL DELLA CANZONE CRISTIANA.

Next Article

Taurianova: si è concluso il progetto “L’Ente a Scuola”.

You may also like