Standing Ovation nell’Auditorium Comunale di Polistena  per “Cento anni di Pasolini”, spettacolo della rassegna “Il Teatro in Tutti i Sensi”, la nuova stagione teatrale presentata da DRACMA – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche

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Standing Ovation nell’Auditorium Comunale di Polistena  per “Cento anni di Pasolini”, spettacolo della rassegna “Il Teatro in Tutti i Sensi”, la nuova stagione teatrale presentata da DRACMA – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche, che gode  del  sostegno del Comune di Polistena, guidato dal sindaco Michele Tripodi.

Lo spettacolo, è  un viaggio nella biografia e nelle opere di Pier Paolo Pasolini, produzione Le belle bandiere, elaborazione drammaturgica e interpretazione della strepitosa  Elena Bucci, che accompagnata dalla fisarmonica di Simone Zanchini, ha letteralmente incantato il pubblico.

Il grande Pasolini ci ha lasciato pagine preziose di poesia, letteratura, teatro e film importanti come “Il Vangelo secondo Matteo”.

Come la stessa Elena Bucci  ha affermato: “Non si finisce mai di conoscere Pier Paolo Pasolini. Ad ogni rilettura, ad ogni ascolto e visione emergono sfumature che appaiono nuove, come accade quando si rileggono i grandi libri, quando si ascoltano le grandi musiche. Al compimento dei cento anni dalla sua apparizione nel mondo, si rivela ancora una volta maestro di rigore e libertà. Con rigore afferra, studia, scandaglia, conosce, approfondisce, domanda, ricerca dentro la storia, nelle geografie di campagna e di città, dentro le persone, si impadronisce dei codici delle discipline che lo incuriosiscono e che vuole praticare. Con estrema libertà mescola le arti, alto e basso, ‘carne e cielo’. Il suo talento impetuoso spazia dal cinema al teatro, dalla poesia alla prosa, dai saggi agli articoli fino a trasparire anche attraverso interviste ed epistolari. Cavalca ragione e sentimento, onestà intellettuale e azzardo coraggioso e apre a tal punto lo sguardo sul passato e sul presente da innescare profetiche visioni che sono ora realtà. Applica lo stesso rigore e la stessa libertà alla musica, che ama: scrive testi per canzoni, divora e studia la musica classica, ricerca intorno a quella popolare, riversa questa ricchezza vasta e poliedrica nel cinema, in teatro, rompendo gli steccati, gli stereotipi, spesso scandalizzando un uditorio colto, ma irrigidito dalle abitudini e dai pregiudizi. Vorrebbe essere tutto.”

Nello spettacolo Pasolini viene raccontato attraverso le parole di Laura Betti, in una villa del Circeo a strapiombo sul mare mentre ascolta  Mozart e Bach ed ogni frase del racconto fa vibrare le corde dell’anima, in un crescendo di indimenticabili emozioni e con la certezza che i poeti non moriranno mai.

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