Calabria: nel 2050 potremmo avere una regione per un terzo composta da anziani e ridotta a 1.5 milioni di abitanti.

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Ancora cattive notizie per i demografi dell’Istituto nazionale di statistica che in questi giorni hanno pubblicato le loro valutazioni sul futuro andamento della popolazione calabrese.

Secondo queste stime nel 2050 il saldo demografico dovrebbe passare dagli attuali -5408 unità a -18061 unità, frutto quasi interamente di un peggioramento del divario tra nascite e decessi, mentre il saldo migratorio seppur anch’esso negativo appare mitigato dal fatto che se la popolazione invecchia si sposta di meno in altre regioni o all’estero.

Questo dipende dal calo del tasso di natalità – da 7.9 a 5.3 punti – e dell’aumento del tasso di mortalità. La popolazione sotto i 14 anni calerebbe in queste proiezione dal 13.5% al 9.2% mentre gli over 65 crescerebbero dall’attuale 20.9% al 32.6% di metà secolo.

La popolazione regionale che è oggi di 1.965.000 abitanti – nell’ipotesi mediana – dovrebbe attestarsi nel 2050, a 1.700.000 unità. Ma lo scenario peggiore ipotizzato indica una popolazione regionale ridotta ad appena 1.5 milioni di persone.

 

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