La Regione Calabria si orienta verso il green style. Previsto nel bilancio di previsione 2017 recentemente approvato dalla giunta regionale, un apposito capitolo di bilancio di 500 mila euro a sostegno dei comuni per l’istituzione e l’organizzazione di mercati comunali per la commercializzazione e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari e artigianali. La scelta dell’alimentazione basata sul chilometro zero, per il Presidente Oliverio, promotore della proposta, avrebbe numerosi vantaggi di diversa natura: economici per la mancanza di intermediari; ambientali per i packaging molto esili; stagionalità, essendo prodotti locali sono obbligatoriamente stagionali; sostenibilità, in termini di supporto alle comunità locali e all’economia del territorio. La filiera corta, difatti, non solo prescrive un numero ridotto di passaggi tra produttore e consumatore ma spesso il dialogo avviene in modo diretto, abbattendo così spese di trasporto, costi e inquinamento. I prodotti venduti ovviamente sono di qualità più elevata rispetto a quelli offerti dalla grande distribuzione in quanto la vendita avviene nei pressi del luogo di produzione, per questo si definisce chilometro zero. Questi alimenti hanno per lo più un prezzo contenuto dovuto a ridotti costi di trasporto e di distribuzione, all’assenza di intermediari commerciali.”Valorizzare i prodotti a “km Zero” -afferma il presidente della Giunta regionale in una nota- significa consentire ai produttori e alle nostre aziende agricole, ai nostri artigiani e alle piccole e medie imprese di poter incontrare i consumatori direttamente, abbattendo ogni intermediazione. Il nostro obiettivo è quello di aiutare i comuni ad attrezzare all’interno o a ridosso dei centri abitati aree adeguate fornite di servizi, accessibili all’utenza e tali da consentire condizioni di sicurezza igienico sanitaria e ambienti idonei. Con il Piano di Sviluppo Rurale abbiamo definito una strategia e destinato importanti risorse in direzione della produzione biologica e di qualità da parte delle nostre aziende. “
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