Occhi puntati alle Università meridionali a cui il ministro dell’istruzione ha riservato un trattamento di tutto riguardo. Nella ripartizione della quota premiale dei Fondi di funzionamento ordinario destinati agli atenei, il Sud ha avuto la meglio sugli atenei del settentrione. Questo premio viene elargito sulla base di un complicato algoritmo che dovrebbe valutare produttività della didattica (per il 15%) e della ricerca (per l’85%), anche grazie ai risultati della Valutazione della qualità delle ricerca effettuata dall’Agenzia nazionale Anvur. Tale premio rappresenterà una vera e propria linfa vitale per i dipartimenti universitari. 1,4 miliardi di euro saranno distribuiti dal Ministero agli atenei italiani con in testa Messina, Catanzaro e Napoli. In base ai nuovi criteri gli atenei meridionali avranno una bella fetta di quella torta da 1,4 miliardi di euro. Rispetto all’anno precedente vi è una variazione a tutto vantaggio delle università del Sud: Messina (+37,3%), Catanzaro (+33,4%), Napoli II (+28,5%), L’Orientale (+17,3%) e Federico II (+16,6%). Ovviamente questa variazione concerne solo la parte premiale e ha un’incidenza relativa sul contributo totale, anche perché è stato già stabilito, per livellare le perdite, un “fondo perequativo” di 195 milioni di euro.