Nuovi sviluppi nell’omicidio Scarfone. Eseguiti due arresti a Rosarno.

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Il 16 agosto scorso in Via Giovanni Papa XXIII di Rosarno veniva ucciso a colpi d’arma da fuoco, Antonio Scarfone. La definitiva soluzione del caso semba essere arrivata nelle prime ore di oggi, quando, i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, collaborati da militari del Nucleo Investigativo di Reggio Emilia, e con il supporto tecnico del Reparto Indagini Tecniche del ROS, hanno tratto in arresto i coniugi Vincenzo Timpani, di anni 61 e Vittoria Scarfone, di anni 54, rispettivamente cognato e sorella della vittima. Contestualmente sono state eseguite anche alcune perquisizioni domiciliari volte alla ricerca di ulteriori elementi probatori al già grave quadro indiziario ricostruito sinora nel corso delle indagini.

Corposo l’impianto accusatorio messo su dalle forze dell’ordine e dagli inquirenti, tanto che il G.I.P. presso Tribunale di Palmi, ha totalmente accolto le richieste espresse dalla locale Procura, ritenenedo, per via dei gravi indizi di colpevolezza riscontrati, pienamente fondate le esigenze cautelari alla base del provvedimento cautelare in carcere emesso nei confronti dei due.

Il movente del delitto, sarebbe legato ai dissidi avvenuti all’interno del nucleo familiare degli accusati, in merito alla gestione del patrimonio immobiliare e quindi dell’eredità dell’anziana madre dei fratelli Scarfone. Già pochi giorni dopo il delitto si era proceduto al fermo di Angelo Scarfone, di anni 52, e di Luigi Timpani, di anni 28, rispettivamente fratello e nipote della vittima, nonché, quest’ultimo, figlio dei soggetti oggi tratti in arresto.

Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti presso le Case Circondariali di Reggio Calabria su disposizione dell’Autorità giudiziaria dove attenderanno l’interrogatorio di garanzia.

 

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