Ancora sangue e scene da far west nel vibonese. Un morto ed un ferito, è il tragico bilancio di una sparatoria avvenuta ieri, poco dopo le ore 20 ad Acquaro, piccolo centro dell’Alto Mesima con un morto, Rosario Mazza di 22 anni e un ferito grave, suo fratello Simone Mazza di appena 18 anni, che è stato trasferito in ospedale a Vibo in codice rosso, con due ferite da arma da fuoco alla schiena ed al basso ventre ed è stato sottoposto ad intervento chirurgico. Entrambi i ragazzi, pur noti alle forze dell’ordine, non avevano grossi precedenti penali. Quello che purtroppo è deceduto, lavorava come aiuto cuoco in un ristorante di Laureana di Borrello.
Secondo le prime ricostruzioni dell’accaduto – sul posto si sono immeditamente recati i carabinieri del Nucleo investigativo di Serra San Bruno guidati dal capitano Mattia Ivano Losciale e gli uomini del Reparto operativo del Comando provinciale di Vibo Valentia, coordinati dal capitano Piermarco Borettaz – tutto ha avuto inizio alle ore 20.15 circa, in via Stramandinoli, nel picolo centro vibonese (di fronte ad un scuola elementare) quando i due fratelli, che si trovavano a bordo di una Fiat Punto di colore nero, sono stati raggiunti dai killer che dopo averli indotti a scendere dall’auto, avrebbero freddamente eseguito l’azione criminosa e poi si sarebbero immeditamente dileguati.
Ma la svolta delle indagini – dirette dal Sostistuto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia – potrebbe essere vicina, poichè già in nottata, infatti, sembrerebbe che siano stati sentiti due giovani, anche in questo caso due fratelli.
Resta tuttavia lo sconcerto per l’ennesimo fatto di sangue in questa terra martoriata. Non può non colpire poi, la circostanza che l’episodio sia accaduto non in una oscura zona di periferia ma in un centro urbano per quanto piccolo. Ad aggiungereulteriore tristezza vi è poi la giovane età delle vittime e gli interrogativi di ordine morale e civile che tutto ciò dovrebbe indurre a riflessione.
