All’indomani della visita del presidente della Repubblica Mattarella alcune scritte indegne di un paese civile sono apprase sui muri del Vescovado di Locri che in questi giorni sta ospitando anche il fondatore di “Libera”, Don Luigi Ciotti.
“Più lavoro meno sbirri” e “Don Ciotti sbirro”: sono queste le scritte aberranti che sono tracciate sui muri della casa vescovile. Un fatto sicuramente non casuale visto che proprio ieri a Locri si è tenuta la manifestazione nazionale della Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie nel corso della quale il Presidente Mattarella aveva usato parole durissime nei riguardi dei mafiosi.
Entrambe le frasi sono state subito cancellate, stamani, dagli operai del Comune di Locri.