Alessandro Defilippi, torna ad appassionare i lettori con un thriller ambientato nella Genova dei primi anni Cinquanta, porto di traffici leciti e illeciti, la crudeltà esplode seguendo le vie piú tortuose: “donne col rossetto nero” edito da Einaudi.
Defilippi – lo ricordiamo – medico e psicoanalista, vive, lavora e scrive a Torino. È autore di romanzi e racconti, tra cui Una lunga consuetudine (Sellerio 1994), Locus animae (Passigli 1999, Mondadori 2007), Manca sempre una piccola cosa (Einaudi 2010), Danubio rosso (Mondadori 2011), La paziente n. 9, Viene la morte che non rispetta (Einaudi, 2015), il racconto Per una cipolla di Tropea (Mondadori 2012) e Donne col rossetto nero(Einaudi, 2017). Ha partecipato alla sceneggiatura del film Prendimi l’anima (2003) di Roberto Faenza.
Nella trama, tre giovani donne vengono trovate senza vita. Ogni volta il referto del medico legale parla di arresto cardiaco, eppure qualcosa non torna: tutte hanno il viso pesantemente truccato e presentano segni di legature sui polsi. Tocca al colonnello dei carabinieri Enrico Anglesio orientarsi nel labirinto degli interessi criminali che ruotano attorno ai delitti. Ma Anglesio si lascia coinvolgere dalla vicenda piú di quanto avrebbe mai immaginato, e comincia a investigare sul caso in modo frenetico, quasi si trattasse di una questione personale, fino a compromettere la propria vita privata e affettiva. E a poco a poco, con difficoltà, davanti ai suoi occhi emerge una realtà miserabile e perversa, che lo porta a spingersi oltre i limiti della legge.
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