Denuncia durissima quella fatta dal candidato a sindaco di Gioia Turo Aldo Alessio secondo cui “la Mct ha attivato la procedura legislativa di rito che prevede il licenziamento di 400 dipendenti”.
Alessio, già sindaco della città del porto e un passato da leader sindacale alle spalle, chiama in causa la politica mentre sta per riunirsi il “tavolo” voluto dal prefetto Michele Di Bari nei giorni caldi del recente blocco delle attività.
“E’ il segno tangibile del fallimento di una intera classe politica calabrese – prosegue Alesdsio nella nota – che in questi ultimi 15 anni si è cullata di produrre solo chiacchere sul porto di Gioia Tauro”, proponendo quindi l’istituzione di “un tavolo di trattative nazionale, anche se tardivo, a Palazzo Chigi per salvare il salvabile, dove tutti i rappresentanti calabresi, Regione, Città Metropolitana, deputazione parlamentare e organizzazioni sindacali si siedono e discutano di lavoro, sviluppo e occupazione” concludendo che a suo dire “vanno bloccati i licenziamenti dei 400 dipendenti, rilanciando il porto di Gioia Tauro nel suo ruolo centrale nel Mediterraneo guardando al futuro”.
Già il 7 marzo scorso i lavoratori dello scalo portuale – lo ricordiamo – avevano ripreso a lavorare dopo cinque giorni dis ciopero per protestare contro i 400 esuberi dichiarati dall’Mct.
- Tags: Gioia Tauro, porto