Nove morti e almeno 50 feriti, metà dei quali ricoverati in ospedale. Si parla di attentato terroristico. Un testimone: “Si respira aria di guerra”.
Federica Mogherini, rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, via Twitter: “I nostri pensieri sono rivolti al popolo russo”. Il Consolato italiano a San Pietroburgo si è “immediatamente attivato” per far fronte alla situazione e capire se ci sono italiani coinvolti nelle forti esplosioni avvenute poche ore fa nella metro di San Pietroburgo, dove sono morte una decina di persone e si sono registrati almeno 50 feriti. Non sappiamo ancora se ci sono italiani tra di loro.
Così come ha dichiarato il console generale a San Pietroburgo Leonardo Bencini a Rbth, “al momento non ci sono dati” e “stiamo seguendo con la massima attenzione lo sviluppo degli eventi”.
Casagrande, titolare de La Casa di Bury, agenzia turistica italiana con sede a San Pietroburgo, racconta di aver sentito il lungo e ininterrotto rumore delle sirene.
“Ero uscito dal ristorante dove di solito pranzo e mi stavo incamminando per fare delle commissioni – dice Manlio -, quando mi sono accorto che c’erano un po’ troppe sirene. Non era normale. Poi ho appreso la notizia da internet”.
La zona dove è accaduto l’attentato, spiega, è frequentata da molti studenti. “Io sto bene. Ora mi aspetto una stretta sui controlli. In città ci sono sempre state diverse misure di sicurezza e vari controlli, soprattutto in metro. Ma evidentemente oggi non sono stati sufficienti”.
Dei nove morti non si conoscono ancora le generalità. Una cinquantina di feriti, 25 dei quali sono stati ricoverati in ospedale. Sono questi i dati diffusi a poche ore dall’esplosione avvenuta oggi alle 14.40 (le 13.40 in Italia) nella metro di San Pietroburgo. La deflagrazione sarebbe avvenuta all’interno di un vagone tra le fermate “Sennaya Ploshchad” e “Tekhnologicheskij Institut”.
Nella stazione “Ploshchad Vosstaniya” è stato trovato un altro ordigno inesploso.
“Abbiamo sentito un forte odore. Poi un denso fumo”, ha dichiarato un testimone al giornale Bumaga. Dopo la deflagrazione, il treno ha raggiunto la stazione e i passeggeri sono usciti dai finestrini.
Il comitato investigativo di San Pietroburgo parla di nove vittime. Un’ora dopo l’esplosione, la metropolitana è stata chiusa e i passeggeri sono stati evacuati. Così come scrive Interfax, 25 feriti, tra cui un bambino, sono stati ricoverati in ospedale.
Secondo i dati riportati da Interfax, l’esplosione avrebbe avuto una potenza pari a 200-300 grammi di tritolo. La procuratura generale parla di attentato terroristico.
“Stiamo prendendo in considerazione ogni ipotesi, anche quella dell’attentato terroristico”, ha dichiarato dal Forum sui Media, in corso a San Pietroburgo, il Presidente russo Vladimir Putin.
Parlano di attentato terroristico anche le fonti interne alle forze di sicurezza. “Con molta probabilità si tratta di un attacco terroristico visto che è molto difficile introdurre oggetti potenzialmente esplosivi in metro”, ha detto a Rbth una fonte dell’Fsb a San Pietroburgo.
Secondo una fonte del Ministero degli Interni, i presunti terroristi avrebbero scelto un’ora di punta per compiere l’attacco. “A quell’ora le stazioni della metro sono sempre affollate”, ha detto. “Alle 14.47 mi trovavo nella stazione Nevskij Prospekt – ha raccontato al Rbk un testimone –, per quattro minuti il treno non si è mosso e la gente si è affollata sulla banchina. Tutto intorno ha iniziato a sprigionarsi fumo e abbiamo iniziato a sentire odore di bruciato”.
Secondo quanto riportato dal testimone, la gente è uscita dalla stazione senza che si creasse il panico.
15.22 Sarebbero due le esplosioni registrate nella metro, così come riporta l’agenzia Interfax. La detonazione avrebbe avuto una potenza pari all’esplosione di 200-300 grammi di tritolo
15.24 Secondo l’agenzia Tass, una delle esplosioni sarebbe avvenuta nella fermata della metropolitan Sennaya
15.27 Secondo le informazioni riportate da Meduza, si tratterebbe di ordigni artigianali
15.36 L’esplosione sarebbe avvenuta durante l’intervento del Presidente russo Vladimir Putin che a San Pietroburgo sta partecipando a un forum sui media
15.38 Così come riporta l’ufficio stampa della metro di San Pietroburgo, dopo le esplosioni sette stazioni sono state chiuse: si tratta delle fermate Park Pobedy, Elektrosila, Moskovskie Vorota, Frunzenskaya, Tekhnologicheskyj Institut, Sennaya Ploshchad e Gostiny Dvor
15.40 “Le cause (dell’esplosione, ndr) sono sconosciute – ha dichiarato Putin, così come scrive la Tass -. È presto per rilasciare delle dichiarazioni ma si stanno prendendo in considerazione tutte le ipotesi”
15.45 Il Presidente Putin ha affermato che al momento non si conoscono le cause delle esplosioni. Si stanno prendendo in considerazione tutte le ipotesi, anche quella di un possibile attentato
15.46 Così come riporta l’agenzia Tass, sarebbero state chiuse tutte le stazioni della metropolitana di San Pietroburgo
15.54 Putin ha fatto sapere che tra le ipotesi più accreditate c’è quella dell’attentato terroristico. Ma non si escludono anche altre versioni. Il Presidente russo ha espresso le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime
16.04 Secondo l’ufficio stampa del Comune di San Pietroburgo, i feriti sarebbero almeno 50
16.29 Nella fermata della metropolitana “Ploshchad Vosstaniya” di San Pietroburgo è stato trovato un altro ordigno inesploso, riporta il giornale Fontanka
16.46 Parla di “attentato terroristico” il rappresentante della procura generale Aleksandr Kurennoj
16.52 La metropolitana di San Pietroburgo è stata chiusa e in città il servizio di taxi Uber trasporterà i passeggeri gratis fino alla fine della giornata. Lo ha reso noto l’azienda con un comunicato stampa
16.55 Così come ha rivelato l’ufficio stampa del governatore della città Georgij Poltavchenko, 22 feriti sono stati trasportati in ospedale dopo le esplosioni nella metropolitana di San Pietroburgo; 41 ambulanze sono intervenute sul posto
- 22 Le telecamere della metropolitana avrebbero ripreso il presunto organizzatore dell’esplosione. Lo riporta Interfax. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’ordigno sarebbe stato lasciato all’interno di un vagone, chiuso dentro una busta. La bomba sarebbe esplosa durante la corsa del treno tra le stazioni “Sennaya Ploshchad” e “Tekhnologicheskij Institut”. Nella stazione “Ploshchad Vosstaniya” sarebbe stato rinvenuto un altro ordigno inesploso
17.55 Parole di cordoglio sono state espresse dall’alto rappresentante per la politica estera europea Federica Mogherini via Twitter, che ha scritto: “Stiamo seguendo le notizie che arrivano da San Pietroburgo insieme a tutti i ministri degli Esteri della UE. I nostri pensieri sono rivolti al popolo russo”.
18.28 Nel frattempo sta circolando la foto del presunto attentatore. L’uomo, inquadrato dalle telecamere di sicurezza, sarebbe entrato nella stazione “Petrogradskaya” venti minuti prima dell’esplosione
Fonte: OLEG EGOROV, RBTH
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