Un’ officina di creatività si può definire l’Istituto Omnicomprensivo del dirigente scolastico Marisa Piro. Un istituto che ha messo a soqquadro le geometrie interne, abbandonando i canonici scenari formativi e la didattica più tradizionale per abbracciare la pratica quotidiana dei laboratori: sotto la cui denominazione vengono compresi spazi di apprendimento-relazione sia in contesti formali che non formali. Quindi, una scuola- laboratorio intesa come officina di metodo.
Anche il progetto di Alternanza Scuola Lavoro, che ha coinvolto gli studenti delle terze e quarte classi del Liceo Classico “B.Vinci,” si inserisce su questi binari di innovazione didattica e di inclusività. Un progetto di scrittura che ha visto come momento finale la presentazione del libro di Mimmo Gangemi “La Signora di Ellis Island”. “Questo progetto rafforza la mission della nostra scuola” ,ha esordito un soddisfatto dirigente scolastico, la cui scuola sta ottenendo numerosi riconoscimenti per le numerose iniziative culturali e per la ricca e diversificata offerta formativa. Per il dirigente scolastico è fondamentale, attraverso un approccio sistemico e un rapporto osmotico con il territorio, trasformare la scuola in un “cantiere aperto”, un laboratorio formativo che possa generare identità consapevoli. Per i promotori del progetto, l’individuo deve acquisire attraverso la lettura e la scrittura consapevolezza del sé, sviluppare la capacità di attingere dalle proprie enciclopedie cognitive ed emotive per essere protagonista attivo e costruttore della propria vita. Decisivo l’apporto ed il supporto delle tutor didattiche Belfiore, Caffo e Garoffolo che unitamente alle responsabili di plesso Domenica Cicala e Rossella Gagliano, stanno remando verso la crescita dell’istituto scolastico cittadino. Ma i veri protagonisti sono stati sempre gli studenti che in veste di talentuosi musicisti e scrittori in erba, hanno dimostrato grande sensibilità.Le vibranti note dell’Orchestra del Liceo- Itis, diretta dai maestri Calandruccio, Pontoriero e Silvestri hanno fatto da cornice all’imponente manifestazione culturale. L’incontro con l’autore Gangemi è stato moderato dal direttore del CBV Gilberto Floriani che ha avuto una parte attiva nel progetto di alternanza scuola lavoro nelle fase propedeutica inerente i sistemi di catalogazione dei libri.
Ed è proprio l’autore a spiegarci le ragioni di questo romanzo.Un viaggio dentro la memoria, dentro la storia di questa terra martoriata con le sue ferite ancestrali. Un racconto antologico quello scritto da Mimmo Gangemi che narra con fluidità di pensiero la storia di Giuseppe, contadino d’Aspromonte,che nel 1902 lascia giovanissimo la sua terra per inseguire il sogno americano. Sbarca a Ellis Island con una valigia di sogni e di speranze Ma nella disperata attesa d’essere rimesso sulla nave degli sconfitti, dei vinti, incontra una donna vestita di celeste, che l’accoglie nel Nuovo Continente. Un’epopea di una famiglia di contadini calabresi che riecheggia alcune ferite del Novecento: l’emigrazione in America, il ritorno in una terra su cui incombe il peso della ‘ndrangheta, i conflitti mondiali, il fascismo. Una storia che ricalca in parte la storia della famiglia Gangemi, la cui rassegnazione di fronte agli ostacoli della vita, sembra essere di verghiana memoria.
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