Dopo la presentazione a Reggio Calabria, presso il salone dei lampadari di Palazzo San Giorgio e con il patrocinio del quotidiano online “Mediterraneinews.it” e dell’associazione “Giovani coppie e famiglie” il film “Capofamiglia” girato tra Pignataro e Reggio Calabria ha ottenuto un grande successo di pubblico alla “Prima” del film “Capofamiglia”, tratto dall’omonimo romanzo di Salvatore Borrelli, proiettato al cineteatro “Odeon” di Reggio Calabria gremito di pubblico al completo.
Nel cast attori calabresi come Fabrizio Maria Barbuto, Cristina Greco, GiuseppeMandica, Cettina Crupi, Giuseppe Gagliostro, Vincenzo Marcianò, Margherita Modafferi, Francesco Modafferi, Antonella Postorino e tanti altri attori tra cui molti di Pignataro.
Il regista Borrelli, consapevole dell’impatto emotivo della trama tratta dall’omonimo romanzo, ha deciso di trasmettere il film senza interruzione tra primo e secondo tempo, attraendo l’attenzione delle cinquecento persone che si son lasciate coinvolgere emotivamente, tanto che alla fine del film hanno dato libero sfogo al pianto e alla commozione.
Un fragoroso applauso, interminabile, ha tributato il meritato riconoscimento al cast degli attori che, pur se esordienti, hanno mostrato qualità, preparazione e grande umiltà rendendoli, ognuno per il proprio ruolo, capaci di espressività artistica, padronanza del ruolo carico di emozioni.
Giorno 27 Aprile p.v., alle ore 20.45 il film “Capofamiglia”, sarà proiettato alla Multisala Lumiere di Reggio Calabria e, il regista Salvatore Borrelli, con questo omaggio alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, avvierà la proiezione nel circuito delle sale cinematografiche italiane, partecipando altresì, alle varie manifestazioni nazionali ed internazionali, nella certezza di ricevere un meritato premio. Mediterraneinews.it unitamente al regista Borrelli, si occuperà di consegnare una copia del Film al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Dante e Clelia, i protagonisti del film “Capofamiglia”, interpretati da Fabrizio Maria Barbuto e Cristina Greco, sono i pionieri di un grande messaggio Socio-Culturale molto attuale, un “Risorgimento 2.0 – afferma Borrelli- <Credere in un’Italia fatta da cittadini che si identificano nella Costituzione e si sentono uniti dal Tricolore, ancor di più, se salvaguardati dal loro garante “Capofamiglia”, il Presidente della Repubblica.>
L’Autore osservando la nostra realtà socio-economico-politica, e non dall’ottica del più forte, si domanda: “chi può essere oggi il capofamiglia di una città: il Sindaco?; chi può essere il Capofamiglia di una regione: il Governatore?; chi può essere il Capofamiglia di una nazione: il Presidente? chi può essere il Capofamiglia di una parrocchia: il Prete?; chi può essere il Capofamiglia di un’Azienda: il Direttore Generale?”. E ancora: “di chi è la responsabilità se un cittadino (figlio) malato o sofferente non viene curato se non del Capofamiglia; di chi è la responsabilità, per cui deve essere punito, se un cittadino (figlio) ha fame e non viene alimentato correttamente se non del Capofamiglia”; di chi è la responsabilità se un cittadino (figlio) ruba perché non ha da mangiare se non del Capofamiglia; di chi è la responsabilità se un cittadino (figlio) non viene più inserito nel mondo del lavoro? o se non ha non ha più assistenza? o se non ha più voglia di fare o peggio di vivere?”.
Il film “Capofamiglia” merita un posto di prim’ordine nel riconoscimento della produzione cinematografica d’autore, necessitando di una divulgazione di massa, una distribuzione che possa dare a chi si identifica fortemente nelle radici italiane, anche per i residenti all’estero, di fruire del messaggio e delle sue vibranti emozioni, che ci spronano all’unità e alla crescita del Paese Italia, in un contesto storico di divisioni per quella mancanza del senso civico e patriottico che una nazione come l’Italia richiede per storia e tradizioni.