Complice la notte e il maltempo ignoti, forzando la porta laterale della sagrestia, si sono introdotti all’interno del Santuario. Lì hanno iniziato ad inveire su ogni oggetto sacro, ma, in particolare contro la vetrina posizionata sull’altare centrale dove è custodita la statua di San Francesco. Dopo averla rotta hanno rubato la grande targa dorata con la scritta “Charitas” posta sul petto della statua del santo.
Hanno, quindi, iniziato a devastare numerosi oggetti sacri: piegato un crocifisso in argento, rotto un prezioso ostensorio, divelto l’immagine in metallo posta sul pulpito centrale. Hanno, poi, rubato le preziose reliquie di San Francesco poste sotto l’altare maggiore tra le quali la chiave che era stata donata al santo.
L’atto più grave è stato sicuramente quello di aver completamente rotto il tabernacolo con dentro il calice con le ostie consacrate. Queste sono state sparse per terra ed il calice rubato insieme ad altri calici e pisside presenti in chiesa.
Nella sagrestia, probabilmente alla ricerca di altri oggetti di valore, hanno buttato per terra tutto ciò che trovavano come gli stessi paramenti per le funzioni religiose.
A lanciare l’allarme un passante che avrebbe notato la porta della sagrestia aperta. Sul posto è giunto don Francesco Vardè insieme ai Carabinieri della locale stazione che hanno avviato le indagini.
Tanti i precedenti in zona. A Nicotera nella Cattedrale per ben due volte, a Nicotera Marina, nella vicina Limbadi nella chiesa di San Pantaleone e nella frazione Motta.