Dopo l’atto intimidatorio subito da una dipendente del “Rocca Nettuno” – la principale struttura ricettiva di Tropea – cominciano a fioccare le dichiarazioni di solidarietà e vicinanza.
La prima a muoversi è stata l’Asalt – Associazione albergatori di Tropea – che nell’esprimere la propria vicinanza al direttore Giovanni Imparato – ha affermato come questo teritorio più di altri paga lo scotto dei ben noti problemi ambientali connessi alla criminalità, ai quali purtroppo si aggiunge una burocrazia inefficace ed inefficiente, che imbriglia ogni iniziativa economica sana ed impedisce a territori produttivi come il nostro di spiccare il volo. A ciò si aggiunge la situazione odierna che vede il comune di Tropea commissariato a seguito dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose e pur non addebitando alcuna colpa ai commissari in merito alle problematiche esistenti si è a loro chiesto un incontro urgente per fare il punto della situazione e per segnalare le criticità che più di tutte ci preoccupano: dal lungomare alle imprese danneggiate dalle mareggiate dei mesi scorsi; dalle problematiche sul servizio idrico alla raccolta dei rifiuti dalla viabilità al decoro nel centro storico.
Anche Confindustria Vibo Valentia, in seguito all’atto intimidatorio ha convocato per il prossimo 26 aprile un Consiglio direttivo straordinario, poichè quello verificatosi è un chiaro atto contro la libertà di impresa e – insieme agli atti delinquenziali che si sono rergistrai sul territorio provinciale negli tempi, non vanno di certo sottovalutati.
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