“La scorsa settimana abbiamo avvisato i residenti in Via delle Grazie che domani, lunedì 8 maggio, sarebbero iniziati i lavori per il rifacimento dell’asfalto lungo l’intera strada, partendo dall’incrocio con via Marcelllo Salomone, fino a piazza della Repubblica. Questo intervento, che credevamo sarebbe stato positivamente accolto da chi abita in zona, in realtà ha suscitato contrarietà e alcune proteste. Abbiamo quindi deciso di incontrare i residenti per confrontarci con loro. Pertanto, insieme all’assessore ai lavori pubblici Maria Francesca Pascale e al consigliere con delega al centro storico Raffaele Pulitano, abbiamo incontrato una trentina di cittadini, che ci hanno spiegato le loro ragioni, sottolineando che per via delle Grazie avrebbero preferito che si procedesse a una riqualificazione più capillare che preveda la sostituzione dell’asfalto con basole di pietra, così come l’Amministrazione comunale ha già fatto in altre zone del centro storico”.
E’ questo l’incipit di una nota pubblicata sui social network dal sindaco Gianluca Callipo – per il quale “in effetti, come è stato sottolineato dai residenti, questa strada rappresenta una delle porte di accesso alla piazza, dunque al cuore della nostra città, venendo spesso percorsa da turisti e visitatori che parcheggiano alla Parrera”.
“Abbiamo dunque accolto il loro suggerimento – conclude il primo cittadino napitino – e abbiamo deciso di puntare alla completa ripavimentazione della strada. Non effettueremo quindi i lavori programmati su questa via, ma interverremo solo per sistemare alcune buche presenti lungo la strada. Nel frattempo avvieremo l’iter per la stesura del progetto per la pavimentazione in basole e nel mese di ottobre, qualora nel frattempo fossimo riconfermati dagli elettori alla guida del Comune, lo presenteremo ai residenti con l’obiettivo di realizzarlo dopo la fiera di “Tutti i santi”, in quanto quella tipologia di intervento richiederà almeno due mesi di tempo durante i quali sarà necessario chiudere la strada”.
La notizia è stata commentata positivamente dai tanti cittadini che si son detti d’accordo con questa decisione dell’amministrazione. Un piccolo esempio di quella democrazia partecipativa che altrove resta purtroppo una mera chimera.
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