Il Protocollo d’intesa che prevede investimenti per 530 milioni di euro e il cronoprogramma di attuazione dei progetti per l’ammodernamento e la velocizzazione della ferrovia jonica, è stato sottoscritto questa mattina dal Presidente della Regione Mario Oliverio e dall’Amministratore delegato di RFI Maurizio Gentile, alla presenza del Ministro delle infrastrutture Graziano Delrio,
L’investimento che riguarda la ferrovia jonica, in sintesi, è finalizzato a: velocizzare la linea in questione attraverso il completamento dell’istituzione del Rango di velocità “C”; alla soppressione di alcuni passaggi a livello presenti in punti particolarmente critici; al rinnovo con velocizzazione dei deviatoi; all’installazione di barriere antirumore nei punti di maggiore impatto sulle aree a più forte antropizzazione in conseguenza dell’aumento della velocità; al rinnovo dei binari ove sarà necessario; ai prolungamenti di alcuni sottopassi di stazione esistenti e alla costruzione di nuovi per rendere possibile l’effettuazione di movimenti contemporanei in alcune stazioni e facilitare l’accesso al mare, nei punti in cui maggiore è l’impatto dell’infrastruttura ferroviaria in termini di “cesoia” dei centri abitati; al ripristino del 4° Binario della Stazione di Melito P.S.; alla riqualificazione e rifunzionalizzazione delle stazioni con particolare attenzione a quelle con maggiore traffico; a tempi certi nell’esecuzione dei lavori; a nuovi treni, moderni e confortevoli.
“Quello che abbiamo sottoscritto questa mattina –ha detto il Presidente della Regione- non è né un auspicio, né un desiderio, ma un investimento concreto, che non è esagerato definire storico. Investimenti di questa portata non se ne realizzavano in Calabria da 150 anni. Ora ci siamo. I lavori partiranno nel prossimo mese di giugno, tra un mese. Attraverso questo investimento la zona jonica uscirà dall’isolamento. Finalmente si realizza una nuova ferrovia che, per quanto riguarda i collegamenti nazionali e il trasporto pubblico locale sarà di fondamentale importanza perché, di fatto, si realizza la metropolitana di superficie lungo l’asse jonico. Tutto ciò è frutto di scelte precise.Alla frammentazione e alla distribuzione a pioggia delle risorse abbiamo preferito concentrarci su progetti importanti, che cambieranno il volto della nostra terra.In questi primi due anni abbiamo lavorato per programmare ed ora cominciamo a vedere i primi risultati. Nel prossimo mese di giugno, al massimo a luglio, presenteremo il cronoprogramma che stiamo definendo con Anas degli investimenti che riguardano la viabilità.Abbiamo concentrato risorse sulla ferrovia e sull’asse viario.Stiamo lavorando anche per quanto riguarda l’area tirrenica. Siamo convinti che l’Alta Velocità debba arrivare fino a Reggio Calabria. In tal senso abbiamo già assunto, di concerto con il Governo, decisioni importanti che riguardano sia gli attuali che i futuri collegamenti.Stiamo investendo nel sistema aeroportuale”.”Siamo convinti –jha concluso il Presidente della Giunta regionale- che la Calabria debba fare sistema in tutti i campi, passando dalle antiche e dannose contrapposizioni localistiche alle scelte di sistema, le uniche che possono aiutare questa nostra terra a crescere, ad essere più accessibile dai mercati e a consentire alle popolazioni di potersi muovere con maggiore libertà e facilità di collegamento in Europa e nel mondo”.
Il progetto s’inquadra nel più ampio piano per per la mobilità regionale che prevede la creazione di una rete intermodale con cui connettere ferro, gomma e trasporto aereo e marittimo, tanto per i passeggeri quanto per le merci: dalle trasversali ferroviarie tra Ionio e Tirreno fino alle stazioni di scambio e al sistema aeroportuale, passando per le metropolitane si superficie di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria gli investimenti, tra quelli previsti e quelli avviati, sono superiori al miliardo di euro.
Le conclusioni sono state affidate al ministro Delrio che ha esordito con i ringraziamenti alla Regione Calabria «perché ha accettato di mettersi a sedere e cambiare completamente l’impostazione della programmazione, grazie anche agli assessori Russo e Musmanno che hanno fatto un lavoro straordinario. Prima si decideva di non scegliere, frammentando gli investimenti e questo non porta sviluppo. Due anni e mezzo fa c’erano 22mila progetti ma nessuna scelta, poi ci siamo messi insieme a lavorare così lo Stato ha messo a disposizione i fondi per una programmazione seria e concreta che potesse consentire al territorio di crescere e produrre ricchezza. Uno degli elementi decisivi è proprio il tema dei collegamenti. L’isolamento è una delle cause principali del sottosviluppo. Ci siamo resi conto che era necessario invertire culturalmente l’impostazione: se porto un servizio, la gente lo usa, non possiamo aspettare che si crei la domanda per poi dare il servizio”.