Dai rapporti bilaterali all’economia, fino ai dossier internazionali come Siria, Libia e Ucraina. Sono questi i temi al centro dell’incontro di oggi a Versailles, vicino Parigi, tra Putin e Macron. Il Presidente russo infatti si è recato in Francia per una visita informale e parteciperà all’inaugurazione di una mostra sui 300 anni delle relazioni franco-russe.
Nei giorni scorsi il consigliere presidenziale russo Yurij Ushakov aveva spiegato che fra i temi centrali del faccia a faccia ci sarà anche “l’andamento dei contatti politici bilaterali, di cui la Russia non è soddisfatta”, con il fatturato a livello commerciale che negli ultimi tre anni “è sceso del 50 per cento”.
Non mancherà un confronto sulla lotta contro il terrorismo. Tutto questo mentre la Merkel gioca sull’altra sponda, affossando e sfiduciando sia l’inutile e declassato G7 che l’America di Trump.
Il rinnovato asse di ferro franco tedesco, punta su Putin, l’uomo forte di sempre, membro del G8.
Sarà una strana coincidenza ma a Cannes nello stesso giorno della visita di Putin, la giuria premia il film Loveless del regista Russo, Zvyagintsev dove vengono contenute allusioni al contesto politico interno alla Russia e all’Ucraina, ma in verità è un elogio alla Russia di Putin, dove nella trama non vi sono censure, ma libertà di espressione a tutto vantaggio dell’immagine di una Russia moderna, democratica e forte.
Secondo molti critici il film nasconde chiare allusioni alla questione russo-ucraina. Anche il precedente film “Leviathan” faceva riferimento all’attuale situazione politica del Paese, alla corruzione, al peso della chiesa russo-ortodossa e ai problemi della provincia russa. Rispondendo alle domande dei giornalisti, il regista ha ammesso che sarebbe stato per lui difficile evitare parallelismi con la situazione ucraina, ma che “questa metafora non è altro che un semplice sfondo alla storia”. “Questa storia riguarda l’uomo, l’assenza di empatia, l’egoismo permanente, la concentrazione su se stessi, perciò non vogliamo trasformare questa storia in una questione politica”.
L’ultimo lavoro di Zvyagintsev (in foto e a lato una scena del film con il bambino Aleksei protagonista) ha conquistato la giuria di Cannes. Il suo film “Loveless – Senza amore” ha infatti vinto il Premio della Giuria (presieduta da Pedro Almodovar) al prestigioso festival francese. I lavori di Zvyagintsev vengono sempre accolti nel mondo con grande interesse e in varie occasioni hanno vinto importanti riconoscimenti. Il precedente lungometraggio “Leviathan” ha ottenuto il premio per la miglior sceneggiatura alla 67esima edizione del Festival di Cannes ed è stato nominato all’Oscar come miglior film straniero nel 2015, vincendo poi il Golden Globe come Miglior film straniero. Nel 2003 il suo film d’esordio “Il ritorno” ha vinto il Leone d’Oro al Festival di Venezia.
Ancor prima del riconoscimento a Cannes, molti Paesi europei hanno dimostrato il proprio interesse nei confronti dell’ultimo lavoro del regista russo. L’interesse è stato già dimostrato da Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Danimarca e Finlandia. Il produttore cinematografico Aleksandr Rodnyanskij ha annunciato che ci sono delle trattative in corso anche con società di distribuzione in Asia e in America Latina.
La premiere cinematografica è prevista in Russia il 1 giugno, mentre il film arriverà in Europa a settembre.