L’Istituto omnicomprensivo statale Nautico e Aeronautico di Pizzo ha ospitato con la presentazione del volume “Lo specchio dell’anima” di Maria Curigliano, uno dei momenti culturali più esaltanti della sua attività di tutti i giorni.
Il dirigente scolastico Francesco Vinci, la scuola ed i numerosi ospiti, con in testa il sindaco Gianluca Callipo, con la loro presenza e partecipazione hanno firmato una delle pagine più eccellenti dell’attività che galvanizza il presidio scolastico diretto con grande competenza, passione e capacità.
La raccolta di liriche, per l’Adhoc edizioni, scritta da Maria Curigliano Capomolla, coordinata da Lionella Maria Morano, che del mondo della cultura vibonese è una delle più prestigiose espressioni socio culturali, ha rappresentato un evento di eccellente portata.
Non è stata soltanto la bravura di Maria Curigliano a garantire il successo quanto il contesto del momento in cui è stato vissuto e trasmesso all’attenzione dei tantissimi presenti, e tra questi, soprattutto, giovani e promettenti talenti dell’agone vibonese.
L’autrice, fino a ieri solo insegnante e avvocato prestato al mondo della scuola, da oggi trova posto anche in una delle poltrone più prestigiose del panorama più eclettico della lirica poetica.
Non è stato affatto facile scoprire la più che sensibile virtù culturale dell’affascinante filone della sua poesia che le ha permesso di esprimersi splendidamente e dire quanto sia stato importante e determinante il suo ruolo con la famiglia, la professione ed il suo geniale rapporto di continuità con la società.
Di rado si assiste ad una presentazione così corposa e di intensa attrazione culturale. Vibo Valentia e dintorni trovano talvolta fatica a scoprire le “eccellenze culturali nascoste”.
Ecco perché bisogna dire grazie a chi ha aiutato Maria Curigliano a spendere nella maniera più giusta una sua passione che viene interpretata come un sicuro sostegno ed un considerevole contributo alla Calabria che cambia.
Maria Curigliano e la sua lirica poetica sono state ben tratteggiate da chi si è assunto il non facile compito di individuare la straordinaria vitalità lirica di una donna che ha affrontato con grande capacità questo banco di prova che è stato superato con successo, soprattutto critico, e che costituisce, nel contempo e per un altro verso, un sicuro richiamo per chi possiede doni naturali di questo tipo e che non esprime chissà per quali strani effetti.
Se Mimmo Stirparo, Maria Teresa Panzino e Lionella Maria Morano hanno compiuto il nobile studio di dire abilmente ma anche con profonda riflessione cosa rappresenta l’anima di Maria Curigliano per la società odierna vuol dire che Vibo Valentia e dintorni possono dirsi soddisfatti della presenza, sia pure dietro le quinte, di una realtà culturale che aiuta la società a crescere nella consapevolezza che soltanto attraverso l’impegno culturale diventa possibile aspirare al superamento delle difficoltà e dei disagi che frenano ogni tipo di tentativo di miglioramento di vita.