La prima ondata di afa che ha colpito anche il vibonese, si è accompagnata purtroppo ad una miriade di incendi che stanno devastando intere zone della provincia e stanno mettendo a dura prova i coraggiosi uomini del corpo dei vigili del fuoco del comando provinciale di Vibo valentia guidato dal comandante Tafaro che – incuranti del pericolo – hanno effettuato in 48 ore oltre una sessantina di interventi.
Le aree più colpite riguardano quelle del Monte Poro – Costa degli Dei (dove si sono verificati incendi a Zambrone, Capo Vaticano-Ricadi, Joppolo e Drapia) e dell’Alto Mesina (a Soriano, Sorianello e sopratutto a Dasà) e anche nel territorio compreso tra i comuni di Pizzo e Maierato.
L’episodio più grave si è consumato proprio a Dasà – piccolo centro di 1500 anime nell’Alto Mesima – dove un furioso incendio dopo aver divorasto ettari e ettari di vegetazione e uliveti si è pericolosamente spinto fino alle prime case del paese tanto che – in via precauzionale – le autorità hanno provveduto allo sgombero di alcune abitazioni. Un incendio non ancora del tutto domato e purtroppo alimentato da altri piccoli roghi appiccati da non ancora identificati piromani.
In prima linea contro il rogo, il sindaco Raffaele Scaturchio che sui social ha scritto: “Abbiamo avuto tutti veramente paura. Grazie a Dio è andata bene. Vorrei ringraziare ancora una volta tutti i cittadini che hanno messo a repentaglio la propria incolumità. I ringraziamenti vanno anche a coloro i quali si sono interessati in prima persona al problema, in primis a Sua Eccellenza il Prefetto di Vibo Dott. Longo, al Dott. Tansi capo della protezione civile regionale, al Presidente della giunta regionale Oliverio, al parrocco della nostra comunità Don Bernardino Comerci per la sua vicinanza e nonostante tutto anche per il bel gesto che ha fatto ovvero recitare un sentito e commuovente rosario nel mezzo del panico più assoluto. Non per ultimi vorrei ringraziare i Carabinieri della stazione di Arena che si sono impegnati fino all’estremo evacuando le persone dalle 2 abitazioni maggiormente interessare e per la loro pazienza nel gestire l’ordine “.
Da sottolineare che nel rogo sono anadte distrutte numerosissime piante di ulivo fonte di reddito e occupazione per gli abitanti del posto.
Situazione preoccupante anche nella zona di Santa Maria e San Nicolò di Ricadi e a Coccorino di Joppolo dove anche in questo caso le fiamme hanno lambito alcune abitazioni e a Sorianello dove alcune famiglie sono state anche qui evacuate in via precauzionale.