“Condanno duramente chi ferisce gratuitamente la dignità ed il rispetto altrui, per restrizioni mentali soggettive, rischiando di riflettere all’esterno un’immagine della Calabria non rispondente alla realtà”.
Lo ha affermato con una nota diramata dalla regione il presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio, dopo aver appreso la notizia di quanto è accaduto ad una coppia omosessuale napoletana vittima di un evidente caso di discriminazione poichè si è vista respingere dal gestore di una casa vacanza di Ricadi la richiesta di poter fare una vacanza in questo posto incantevole del vibonese con l’assurda motivazione che in quella struttura non si accettavano cani e gay.
Il Presidente Oliverio si è quindi rifatto al pensiero di Papa Francesco e alle sue scuse alla comunità omosessuale offese in passato da settori della chiesa ribadendo quindi – si legge nella nota – che “la Calabria è sempre stata ed è terra di accoglienza.La Calabria è la terra che ha accolto e sostenuto, a tutti i livelli istituzionali, numerosi Gay Pride da anni.Ha sempre aperto le braccia a tutti, senza fare distinzione di razza, genere, lingua o religione, da sempre” e che quindi “la calabria pertanto, non si riconosce in nessun messaggio discriminatorio ma nelle parole di Papa Francesco”.
“Noi – si legge ancora nella nota – siamo e saremo sempre dalla parte di chi rispetta e tutela ogni espressione di vita, perché riteniamo sia elemento di un equilibrio superiore in cui ognuno ha senso, ruolo e valore.La separazione crea sofferenza negli individui, nel rapporto con la Natura e nel mondo.L’intelligenza include, sempre”.
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