L’equipaggio composto da Saverio Pagano e Nino Restuccia si è aggiudicato il primo “Memorial Pierino
Paparatto” mettendo sulla bilancia un pescato pari a 2,700 kg. Al secondo posto l’imbarcazione con a bordo Riccardo La Malfa, Domenico Pagano e Salvatore Pagano (2,450 kg) e al terzo Nino Pagano (2,120 kg) che, pur gareggiando da solo, è riuscito a salire sul podio. La sezione della Lega Navale di Nicotera Marina, presieduta da Biagio D’Ambrosio, voleva, in sostanza, ricordare il socio Pierino Paparatto scomparso recentemente. Lo ha fatto nella maniera più semplice ed efficace: una gara di pesca in mare dalla barca. In palio tanti premi, ma, soprattutto, la voglia di mettere in bacheca la prima coppa di un memorial dedicato ad un amico che del mare faceva una ragione di vita e che, in tempi non lontani, nelle vesti di campione provinciale in carica, aveva portato in giro per l’Italia il nome di Nicotera e del circolo cannisti “Totò Sapone” gareggiando, a livello regionale e nazionale, su tutti i litorali, dalla Calabria alla Sardegna. Un campione sul campo di gara, un amico, un fratello e, comunque, un esempio da seguire nella vita per i sui mille pregi messi quotidianamente a disposizione di tutti.
Per ricordarlo, in una giornata di mare piatto e poco propizia per la pesca, una ventina
di imbarcazioni hanno solcato in lungo e in largo lo splendido specchio d’acqua antistante Nicotera Marina mettendo insieme, alla fine, 16,870 kg di sogliole, “surici” e tracine, poi donati in beneficenza alle suore della chiesa della Madonna del Rosario. A “vigilare” sulla regolarità della gara, organizzata in maniera impeccabile dalla giovane Rosa Pagano e altri soci, c’erano i figli di Pierino Paparatto, Alessandro, Domenico, Anna e Katia. Attorno a loro si sono stretti tutti i partecipanti. E non sono mancate commozione e lacrime quando il presidente D’Ambrosio, nel dare il via alla cerimonia della premiazione, ha dovuto lottare contro la dirompente emozione per riuscire a ricordare il socio scomparso. L’obiettivo dichiarato è quello di fare del “Memorial Paparatto” una gara nazionale.