Sono solo il 2.2% del totale – in pratica 9 su 405 – i comuni calabresi che hanno avviato l’azione di accertamento delle “infedeltà fiscali” – quattro in provincia di Cosenza; uno in quella di Crotone; tre nel territorio della provincia di Reggio Calabria e 1 in quella di Vibo Valentia.
Lo si appremnde dai dati diffusi dal ministero dell’Interno dai quali si apprende che molta basso è anche l’importo erogato dallo Stato e girato alle casse dei Comuni che hanno attivato la procedura prevista dalla legge, appena 400.000 euro di cui 280mila incassati dalla sola città di Reggio Calabria.
Un risultato che piazza la città dello Stretto all’ottavo posto della classifica dei Comuni italiani maggiormente virtuosi, davanti a città come la stessa Roma.
A Isola Capo Rizzuto gli accertamenti hanno consentito il recupero di appena 7 euro incassati dalla lotta all’evasione fiscale e contributiva mentre a Vibo Valentia gli accertamenti hanno fruttato 50 euro, e a Cosenza ha ricevuto 892 euro. Catanzaro, poi, non figura nelle statistiche del ministero dell’Interno.
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