Il Gruppo d’Azione per la Verità sul Tribunale di Rossano riprenderà severamente, a partire dai prossimi giorni, una serie di iniziative pubbliche al fine di pervenire alle ragioni che hanno indotto lo Stato a decidere le sorti del Palazzo di Giustizia di Rossano evidentemente soppresso, attraverso forme illegali, per mancanza di copertura politica.
Lo si apprende da una nota inviata al Sottosegretario alla Giustzia Federica Chiavaroli e per conoscenza al senatore Buemi dal Gruppo d’Azione per la verità (GAV).
“Non si spiegano altrimenti – si legge ancora nella nota – i motivi per i quali siano rimasti in vita i presidi di giustizia presenti in centri di provincia con portata demografica decisamente minore (Paola e Castrovillari). Una sperequazione che grida giustizia e verso cui gli organi dello Stato non intendono fare chiarezza.
“Il 31 Maggio 2017, – conclude la nota in questione – una delegazione del GaV è stata da Lei ricevuta in sede di Commissione Giustizia, alla presenza dei Senatori D’Ascola e Buemi. In quella occasione assunse l’impegno di investire della vicenda il Capo dell’ufficio legislativo al fine di avviare una interlocuzione con gli uffici e dare vita a una ispezione interna ministeriale. Stiamo quindi ora a chiederLe se ha successivamente dato seguito all’iniziativa da Lei preannunziata ed eventuali esiti”.