“Al momento l’acqua che sgorga dalla sorgente pubblica in località Calafatoni non è potabile, non per un inquinamento chimico, ma è la sua carica batterica che supera la norma consentita”. E’ questa, per il consigliere comunale Ambrogio Scaramozzino, l’attuale situazione della fonte Calafatoni, dopo circa quattro mesi dall’emanazione, da parte del sindaco Carmelo Mazza, di un’ordinanza di divieto relativa all’uso dell’acqua di alcuni fontanili pubblici cittadini.
La decisione era stata assunta da Mazza in seguito alla comunicazione della Sigra (Servizi integrati per la gestione del rischio aziendale), affidataria del servizio di autocontrollo delle acque, che rendeva noto, tra l’altro, come i risultati delle analisi batteriologiche delle principali fontane comunali, compresa Calafatoni, erano “superiori ai limiti previsti dalla legge”. Tutt’oggi, perciò, il problema permane con l’ordinanza di non potabilità ancora in vigore. Eppure, nel mese di agosto, per cercare di eliminare le cause dell’innalzamento della carica batterica di Calafatoni, l’amministrazione insieme alla ditta “Vecchio” che gestisce il servizio idrico comunale e ad alcuni volontari, era intervenuta per bonificare la sorgente che fornisce l’acqua da sempre apprezzata per le riconosciute proprietà diuretiche. Gli operai e i volontari insieme al consigliere Scaramozzino avevano pulito la vasca di decantazione che raccoglie l’acqua, eliminando il residuo depositatosi sul fondo e provvedendo a disinfettare il tutto.
“Nonostante questi lavori – afferma Scaramozzino – le analisi ci hanno dato esito negativo. Comunque stiamo lavorando per riportare i valori alla normalità. Nei prossimi giorni puliremo la tubatura e a questo dovrebbe provvedere una ditta che dovrà spurgare i tubi. Se nonostante questo ulteriore intervento non riusciremo a riportare i valori dell’acqua ai giusti parametri, l’amministrazione ha intenzione di sostituire l’intera tubatura con una nuova. Più di questo non possiamo fare”. La fontana Calafatoni, grazie alle sue preziose qualità, da sempre richiama numerosi estimatori provenienti anche dalla provincia di Reggio Calabria. “I nostri sono tentativi – evidenzia il consigliere – ma è possibile anche che l’inquinamento arrivi dalla falda di monte Poro. Come amministrazione ci teniamo tantissimo a questa fontana che richiama tanta gente che apprezza le sue proprietà. Infatti, comparando le acque delle numerose fontane presenti sul territorio comunale, Calafatoni ha un residuo fisso bassissimo depurando l’organismo. Ecco perché numerose persone si recano ad attingere l’acqua. Ripristinare questa fontana è divenuta, ormai, una delle priorità dell’amministrazione”.