Le mareggiate continuano ad abbattersi sul litorale nicoterese. Ne risente l’arenile che tende ad assottigliarsi progressivamente, ne risente anche la scogliera a Nord dell’abitato di Nicotera Marina e in particolare il tratto della “Praicciola” che indietreggia sempre di più di fronte all’incalzare dei marosi e delle correnti. La preoccupazione è tanta e non a caso la notizia del varo del decreto 355/2017 con cui la Regione stanzia circa 65 milioni di euro per arginare l’erosione costiera è stata accolta con interesse. Probabilmente, i fondi destinati al tratto Nicotera-Capo Vaticano e pari a 3,5 milioni non saranno sufficienti a risolvere il problema, ma sarà di certo possibile produrre qualche intervento di salvaguardia. Va dato atto alla commissione straordinaria alla guida di palazzo Convento dallo scorso gennaio d’essersi mossa tempestivamente per evitare che il litorale rimanga tagliato fuori dagli interventi per come successo in altre occasioni. In realtà, l’intera questione non sarà gestita dal Comune, bensì direttamente dalla Regione. Una scelta questa che, tutto sommato, potrebbe produrre effetti positivi. Non si tratterebbe più, infatti, di elargire finanziamenti a pioggia e di lasciare che ogni ente progetti interventi slegati tra loro e magari poco efficaci se non inutili e dannosi, ma di elaborare un piano di interventi mirati. Il tutto dopo aver effettuato adeguati studi dei fondali e delle correnti.
A sottolineare il cambio di passo rispetto al passato è il geometra Beniamino Lapa, esponente del movimento “14 luglio”, già entrato in contatto con il competente dipartimento della Regione. <In relazione ai finanziamenti previsti dal “Por Calabria 2014/2020 – Prevenzione rischi” – spiega – la giunta regionale individuerà gli impegni di spesa entro fine anno e, nello stesso tempo, provvederà a nominare, previo bando nazionale e con una selezione specifica, dei tecnici esperti in materia. Si stanno già predisponendo – continua – i bandi di gara per la progettazione. Tutto lascia intuire che il 2018 passerà tra indagini e pareri. Successivamente si procederà alle gare d’appalto e, infine, si darà corso ai lavori>.
Lapa fuga anche i possibili timori sulla gestione dei fondi disponibili. <Sono certo – sottolinea – che i finanziamenti saranno ripartiti in funzione delle reali esigenze del territorio senza pensare di portare avanti spartizioni territoriali o comunali>. In sostanza, <il problema dell’erosione costiera – sostiene l’esponente del “14 luglio” – è una materia che non può essere trascurata per l’avvenire di tutta la Calabria e, pertanto, non si può delegare territorialmente. Da Capo Vaticano a salire – aggiunge – le correnti cambiano, mentre a scendere le stesse sono completamente differenti. Sono, infatti, due realtà idrodinamiche completamente diverse>. Perchè ogni sforzo sfoci in risultati concreti <è importante – conclude Lapa – fare squadra. Ritengo determinante la collaborazione tra la Regione, l’ente comunale e quanti hanno a cuore le sorti della nostra terra>.
In tema di erosione, l’ultima mareggiata ha dimezzato l’arenile a Sud di Nicotera Marina e, con sorpresa collettiva, ha portato alla luce un grosso tubo ben incapsulato in blocchi di cemento e diretto a mare. Un tubo stranamente sempre sfuggito alle tante ricerche effettuate sul litorale nicoterese. Ad individuarlo esponenti del “14 luglio” che non hanno esitato a informare la commissione straordinaria. L’imprevisto ritrovamento, se saranno confermate la finalità e l’efficienza del tubo, non potrà che mettere in discussione la bontà delle ricerche fatte sino ad oggi. I carabinieri di Nicotera Marina, guidati dal maresciallo Fabio Cirone, informato sul fatto, sta portando avanti accurate indagini.
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