
Ecco cinque cose che l’Italia e gli italiani si perderanno di questo Mondiale.
1 Entrare in Russia senza visto per seguire la propria squadra del cuore
I tifosi in possesso di un biglietto per le partite dei Mondiali potranno entrare eccezionalmente in Russia senza visto. Per attraversare il confine, saranno sufficienti il biglietto e una speciale carta d’identità del tifoso, chiamata Fan ID. La Fan ID, introdotta dalle autorità russe per la Coppa del Mondo, è obbligatoria per assistere alle competizioni e può essere richiesta sull’apposito sito, nel momento in cui sarete già in possesso di un biglietto. Un’occasione persa, quindi, per gli italiani, che avrebbero potuto visitare la Russia senza visto seguendo la propria squadra del cuore. Ora potranno ugualmente farlo, ma solo assistendo a un match di altre squadre.
2 Vedere il rinnovato Luzhniki, lo stadio più grande di Mosca
Il Luzhniki è lo stadio scelto per ospitare la finalissima che si giocherà a Mosca il 15 luglio 2018. Inaugurato il 31 luglio 1956 e inizialmente chiamato Stadio Lenin, ospitò le Olimpiadi di Mosca del 1980, passate alla storia per il boicottaggio degli Stati Uniti. Ammodernato in varie occasioni, per la Coppa del Mondo ha subito una radicale ristrutturazione che ha previsto la demolizione totale degli spalti, mantenendo comunque integro l’involucro esterno e la copertura, ed eliminando la pista di atletica. Oggi lo stadio conta 81.000 posti a sedere.
3 Visitare le 11 città vestite a festa che ospiteranno le partite
Sarà Mosca il cuore pulsante dei Mondiali. Ma il torneo coinvolgerà in totale 11 città russe e 12 stadi. Sochi, che ha ospitato le Olimpiadi invernali del 2014, è la città più a sud tra quelle dove si giocheranno le partite, mentre Ekaterinburg sarà quella più a est. I tifosi italiani perdono così l’opportunità di seguire gli Azzurri in trasferta e visitare luoghi come San Pietroburgo, magnifica in quel periodo per via delle notti bianche, Kazan, una delle città più antiche del Paese, Nizhnij Novgorod, città natale dello scrittore Maksim Gorkij e Volgograd, celebre per l’imponente statua della Madre Patria sulla collina di Mamaev Kurgan.
Il primo elenco di città candidate per ospitare le 64 partite conteneva 16 nomi, ridotti poi a 11. La capienza minima degli stadi dove si disputeranno gli incontri è di 35.000 posti (Ekaterinenburg), mentre lo stadio più grande è proprio il Luzhniki di Mosca.
4 Partecipare al Mondiale più ricco della storia
Il Campionato del Mondo del 2018 sarà il più ricco della storia per montepremi messo in palio dalla Fifa per le 32 squadre partecipanti alla fase finale. Il totale ammonta a 682 milioni di euro (+40% rispetto alla Coppa del Mondo del 2014 in Brasile), con 342 milioni di euro di montepremi destinato alle Nazionali.
Qualificarsi ai Mondiali avrebbe garantito un contributo di 1,3 milioni di euro per coprire i costi di preparazione; l’ingresso nei gironi avrebbe apportato un bonus da 6,9 milioni di euro. E via così, a seconda del passare dei turni. Vincere la Coppa del Mondo avrebbe garantito 32,7 milioni di euro, che passano a 24,1 in caso di sconfitta nella partita finale.
5 Il giro d’affari legato al Mondiale
Con gli Azzurri assenti dai campi russi si prevede una pesante svalutazione del brand Italia, con un drastico calo del fatturato legato al merchandising. Tra sponsor, premi e diritti tv (gli Azzurri attirano in media un’audience di circa 8-12 milioni), l’eliminazione costerà all’Italia 100 milioni di euro. Si calcolano pesanti perdite anche per l’erario italiano a seguito delle scommesse perdute.
MediterraneiNews, Fonte: RHBT dalla corrispondente SVETLANA BORISOVA