Pochi giorni fa il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, ha firmato i decreti istitutivi di sette nuovi distretti turistici in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Lombardia, Puglia e Toscana.
Tra questi (“Val di Magra e Unione dei Comuni della Val di Vara” in Liguria; “Valli di Apua” in Toscana; “Centro Lario” in Lombardia; “Majella Madre” in Abruzzo; “Le Terre di Aristeo” in Basilicata e il distretto turistico della provincia di Taranto in Puglia) anche quello denominato “Altopiano della Sila” in Calabria.
“L’obiettivo – si legge in una nota del Ministero – è quello di riqualificare e rilanciare l’offerta turistica a livello nazionale e internazionale, accrescere lo sviluppo, migliorare l’efficienza nell’organizzazione e produzione di servizi, favorire gli investimenti e l’accesso al credito e snellire i procedimenti amministrativi”. Salgano così a 50 i distretti turistici istituiti negli ultimi 4 anni.
“Un risultato straordinario – ha commentato il Presidente del Gal Sila Sviluppo Antonio Candalise – che attribuisce alla Sila la valenza turistica che merita”, organismo che ha promosso e coordinato il progetto assieme ai comuni dell’area al Parco Nazionale della Sila e alla Regione Calabria
Tra gli strumenti previsti dalla legge 106/2011 all’interno delle quale trovarono posto le norme di istituzione dei Distretti turistici troviamo come obiettivi quelli di: a) trasformare il territorio in una “zona a burocrazia zero”; 2) semplificare le procedure e l’avvio delle attività; 3) favorire l’accesso agevolato ai finanziamenti regionali, nazionali ed europei; 4) ottenere la possibilità di riqualificare le aree di interesse turistico; 5) realizzare opere infrastrutturali adeguate; 6) creare strutture turistico-alberghiere; 7) ottenere l’aggiornamento professionale del personale del comparto turistico.
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