<Nicotera è una realtà ricca di risorse, la comunità è formata da persone oneste e laboriose, allo stesso tempo fortemente penalizzata dal fenomeno criminale, che da troppo tempo dilania il tessuto sociale ed economico del territorio. È assolutamente indispensabile ripristinare la legalità e garantire la sicurezza di questa comunità, soprattutto alla luce degli ultimi episodi portati all’attenzione della cronaca>. Queste le parole forti dell’On. Brunello Censore che ha poi proseguito – <ritengo sia assolutamente necessario ripartire da un nuovo protagonismo della buona politica e dell’associazionismo per garantire al più presto possibile un ritorno alle regole della democrazia ed alla normalità in un grande progetto di salute pubblica che vada oltre gli schieramenti e le appartenenze politiche. In quest’ottica ed al fine di favorire questo processo dichiaro la mia piena disponibilità a scendere in campo personalmente, se necessario, ponendo la mia candidatura a consigliere comunale di questa nobile città». I presenti hanno risposto accogliendo con un forte e sentito applauso la dichiarazione di candidatura a consigliere comunale di Nicotera dell’On Censore, un gesto di “amore per Nicotera” , che racchiuse in se una garanzia istituzionale per chi si candiderà a governare la città.
Queste forti parole con l’attestato di gratitudine all’On Censore è stato manifestato durante l’incontro a Nicotera, molto partecipato dai cittadini comprensorio, svolto nella sala del Consiglio Comunale concessa agli organizzatori, per discutere il tema: “No alla criminalità, sì a lavoro e sviluppo socio-economico”: che ieri sera doveva servire a richiamare forze politiche, operatori economici, dell’associazionismo, rappresentanti delle istituzioni e della Chiesa. L’obiettivo era quello di avviare una comune riflessione sulle condizioni della città soprattutto alla luce dell’episodio criminoso che pochi giorni prima di Natale aveva visto un negozio prossimo all’apertura semidistrutto dalle fiamme. Nei piani degli organizzatori, si voleva rimarcare il no al dilagare della violenza e, nello stesso tempo, proporre soluzioni idonee a favorire lo sviluppo del territorio privilegiando, in particolare, sanità, commercio, turismo e ambiente. A incanalare i lavori su un binario diverso è, invece, arrivata la notizia del furto nella gioielleria D’Agostino/Limardo verificatosi avant’ieri notte. Il tema della criminalità, ha, inevitabilmente, preso il sopravvento anche se non sono mancati gli interventi che hanno spaziato a tutto campo. L’assemblea ha manifestato piena solidarietà ai titolari dell’esercizio commerciale preso di mira dai malviventi ribadendo la duplice necessità che lo Stato sia presente sul territorio e che i cittadini partecipino in maniera più convinta al dibattito sulle sorti della città contribuendo a fare fronte comune contro ogni fenomeno negativo.
I lavori, introdotti e coordinati da Antonio Montuoro direttore responsabile del quotidiano Mediterraneinews promotore del convegno nonchè, presidente dell’Accademia della dieta mediterranea, hanno prodotto un interessante dibattito che ha registrato gli interventi di Nicola Auricchio, membro della commissione straordinaria che gestisce il Comune che si è soffermato sulla criminalità e sulla legalità, del parroco don Francesco Vardè su morale, etica, legalità e contro la criminalità, dei medici Giuseppe Crispino e Franco Prenesti che hanno incentrato il loro discorso sulle problematiche sanitarie legate alla struttura ospedaliere di Nicotera senza tralasciare alcuni passaggi di condanna alla criminalità, dei sindaci Pino Morello (Limbadi), Nicola Brosio (San Calogero) e Carmelo Mazza (Joppolo) che hanno unanimemente condannato la criminalità soffermandosi sui fatti recenti e sulla storia criminale esistente nei loro territori comunali, nonchè Giovanni Durante, direttore del Centro Studi-CeSNI che ha rimarcato i concetti contro la criminalità facendo intravedere nella storia e nella valorizzazione del patrimonio socio culturale locale, la via per un rilancio del territorio. Presenti anche il consigliere regionale Michele Mirabello e il parlamentare Bruno Censore. C’è stato quindi, da parte di tutti un richiamo forte all’unità d’intenti che deve vedere la Chiesa, le istituzioni, le forze politiche, i cittadini, i giovani ed i meno giovani protagonisti del futuro della città. Per uscire dal guado, i sindaci devono appropriarsi del loro ruolo guida perché sono loro <ad avere – dice Morello – la vera percezione della realtà per combattere la criminalità da un lato ma dall’altro sostenere le realtà industriali e commerciali che portano ricchezza e sviluppo al territorio>. Per essere incisivi <tutti devono dare un contributo – sottolinea Mazza – curando azioni preventive che vedano la legalità al primo posto>. In realtà, <il sindaco – afferma Brosio – non può combattere la criminalità perché questo compito compete allo Stato.
Deve, invece, essere in prima linea nella lotta agli atteggiamenti scorretti e alla mentalità mafiosa>. Sull’alleanza sociale insiste anche il parroco don Francesco Vardè che auspica <una rete di persone che non badino al proprio orticello, ma sappiano dialogare perché il parlare è un valore>. Critiche dure alla gestione della sanità arrivano dai medici Crispino e Prenesti, mentre Durante offre un quadro incisivo dei “mali” della città che, per colpa della criminalità, rischia di rimanere sempre più isolata. Nel mirino di sindaci e politici presenti entra anche la legge sugli scioglimenti degli enti comunali che, a parere unanime, va decisamente rivista non perché gli enti non vadano sciolti, ma perché <per uccidere un’ape si distruggono tutte le arnie>. A chiudere i lavori ci pensano Michele Mirabello e Bruno Censore. Il consigliere regionale evidenzia non solo la debolezza delle istituzioni, ma anche della politica e specialmente di chi, stando all’opposizione, riduce il proprio impegno solo a sterili segnalazioni alla Prefettura. Tocca anche temi quali ambiente, parco marino, dieta mediterranea, Centro autismo, Centro obesità, Centro Endocrinologia e diabetologia, e garantisce che il Centro prelievi non chiuderà i battenti inviando a giorni un’altro dipendente. Bruno Censore, infine, si sofferma sul tema della criminalità <che c’è, è pervasiva e rende impossibile ogni attività>. Condivide la necessità di una legge sugli scioglimenti più incisiva e ammette che <cinque scioglimenti in una volta non sono una bella cosa per la Calabria, dimostrano che la legge è inefficace. Nei comuni in cui lo scioglimento degli organi elettivi si ripete più volte appare chiaro che c’è anche il fallimento dello Stato>. Per aiutare Nicotera ad uscire dalla crisi lancia la sua sfida e si dichiara disposto a candidarsi come consigliere comunale <cosi vediamo – conclude – se sciolgono anche me>.